
Il Secolo XIX
18 settembre 2021 L’emergenza abitativa impone scelte non rinviabili
18 settembre 2021 L’emergenza abitativa impone scelte non rinviabili
Fieri di partecipare, in rappresentanza dell’ecosistema Torino Social Impact ,al GSGSummit per apprendere e condividere le migliori pratiche da tutto il mondo.
Mercoledì 20 ottobre Homes4All è sbarcata allo Yacht Club Italiano di Genova per presentare le ultime novità e i prossimi obiettivi anche a livello di replicabilità nazionale.
Un ringraziamento particolare al nostro partner Banchero Costa per il supporto e l’accoglienza e UniCredit per la partecipazione.
Homes4All è presente oggi alla sesta tappa di Road to Social Change , il progetto di “sviluppo integrale” per il Terzo Settore a insieme a Aiccon, MIP Politecnico di Milano -Tiresia/MIP, Fondazione Italiana Accenture, TechSoup e UniCredit che, attraverso Road to Social Change, si propone di supportare il Terzo Settore e innescare, valorizzare e accompagnare processi di cambiamento e innovazione ad alto impatto sui territori e sulle comunità che lo abitano.
Oggi il tema è Promuovere città e nuovi ecosistemi inclusivi.
Homes4All partecipa alla tavola rotonda sulle buone pratiche del territorio che sviluppano intorno al tema dell’inclusività una dimensione di luogo ed una visione ecosistemica in grado di coinvolgere una pluralità di attori sociali.
Ieri sera Homes4All ha presentato, con grande soddisfazione, ai Soci e a tutti i Partner , la relazione di fine anno sugli obiettivi raggiunti e sulle prospettive future. Grazie ai nostri soci e a tutti i numerosi ospiti che hanno partecipato.
Un ringraziamento particolare alla Città di Torino; Camera di commercio di Torino e Compagnia di San Paolo , per la partecipazione e gli interessanti interventi.
Grazie a Banchero costa insurance broker di Genova, Casaoikos SpA e al team della neonata Fondazione Impact Housing, Cooperativa COMIN , CEIS Genova – Centro di Solidarietà di Genova
Ed infine, grazie a Giangilberto Monti e Ottavia Marini che, con le loro composizioni poetiche hanno reso speciale una bellissima serata
Sabato 26 marzo, Homes4All ha partecipato all’incontro ‘L’economia sociale a Torino’ con il Vice Ministro dell’Economia Laura Castelli presso il Cottino Social Impact Campus.
Matteo Robiglio ha preso parte alla tavola rotonda “Esperienze di innovazione sociale e impresa” organizzata in occasione dell’iniziativa “Torino Social Impact e l’ecosistema torinese dell’economia sociale” i cui punti salienti sono stati:
Dopo aver gestito e guidato, con grande successo, la replicabilità del modello della startup a Genova, Giorgio Mosci diventa Presidente di Homes4All, società benefit che riduce l’emergenza abitativa coniugando col social housing,
investimenti immobiliari e impatto sociale contribuendo a realizzare città più inclusive.
Si parla di cohousing in relazione ad un cambiamento di stile di vita che caratterizza l’epoca attuale.
Per comprendere meglio che cosa sia il cohousing, bisogna riflettere sul fatto che questi soggetti sono desiderosi di migliorare le loro relazioni personali, cercando di portare avanti uno stile di vita basato su una minore competizione.
Anche i giovani spesso, consapevoli delle situazioni precarie che vivono, sono spinti a vivere un tipo di esistenza differente da quella che si configura a tutti gli effetti come un’etica consumistica.
Già da questa caratterizzazione abbiamo delineato alcuni importanti aspetti del cohousing.
Ma vediamo più esattamente di che cosa si tratta.
Si parla più esattamente di cohousing sociale, definendo il termine con la traduzione italiana di coabitazione solidale.
In effetti il progetto cohousing si può paragonare ad una sorta di condominio che è costituito da un gruppo di vicini che partecipano alle stesse finalità.
Queste persone hanno delle loro singole abitazioni, ma rientrano anche all’interno di una condivisione di spazi, di tempi, di servizi e di valori.
A livello pratico il cohousing è organizzato sulla base di abitazioni private che hanno tutti i servizi che servono per lo svolgimento della vita quotidiana.
A questi ambienti si aggiungono degli spazi comuni esterni ed interni.
Questi possono essere molto differenti, infatti comprendono delle sale per mangiare tutti insieme o per portare avanti dei laboratori basati sul fai da te.
Ci possono essere orti comunitari, servizi comuni per la lavanderia, spazi dedicati ai bambini o al car sharing, a seconda delle esigenze degli stessi cohousers.
Il cohousing si configura come un progetto di partecipazione sociale.
Infatti non a caso viene definito come un progetto partecipato, perché gli abitanti che andranno ad abitare in questi spazi intervengono direttamente nella progettazione e possono scegliere come condividere i servizi e come gestirli.
A livello pratico le comunità di cohousing favoriscono l’aggregazione e promuovono la coabitazione.
Si basano su una gestione diretta e su una manutenzione degli spazi comuni.
Non sono regolate da principi ideologici, religiosi o sociali.
Inoltre non ci sono vincoli specifici per quanto riguarda l’eventuale decisione di uscire dalla comunità e vige un principio di parità delle decisioni, perché vengono definiti e ripartiti in maniera equa i ruoli di gestione e di responsabilità.
Non esiste però una gerarchia, perché le decisioni si prendono insieme in maniera compartecipata.
Si ha la possibilità di beneficiare di servizi ad alto valore aggiunto e in generale il cohousing costituisce un ambiente sicuro anche per i soggetti più fragili, come i bambini e gli anziani.
Si tratta, come abbiamo già specificato, di abitazioni private, con servizi in comune e spazi condivisi che permettono di trovare un profondo equilibrio tra il rispetto della privacy e la possibilità di svolgere la vita sociale e comunitaria.
In ogni caso non bisogna pensare che proprio attraverso lo svolgimento degli spazi condivisi i cohousers devono cambiare i loro ritmi personali e di vita.
Si ha semplicemente un’opportunità in più, perché è possibile accedere a più servizi dedicati alle esigenze di ciascuno.
Inoltre il cohousing appare particolarmente importante, perché proprio queste sue particolari regole e la strutturazione degli spazi su cui si basa possono favorire i rapporti di amicizia e di vicinato.
Lo si vede anche dal punto di vista dell’architettura e del design, che sono progettati e realizzati appositamente per rafforzare il senso di appartenenza ad una vera e propria comunità.
Inoltre c’è un particolare aspetto che dobbiamo considerare, che consiste nell’opportunità del risparmio economico.
La condivisione di beni e servizi dà la possibilità di risparmiare sul costo della vita, riducendo gli sprechi, non dovendo ricorrere a servizi esterni a pagamento e potendo acquistare i beni più comuni a livello collettivo.
Quindi il cohousing possiamo dire che ha anche una finalità di sostenibilità.
Il cohousing in Italia si sta diffondendo in modo significativo.
Infatti, la famiglia odierna su modello tradizionale e quella che si configura come una rigida divisione degli spazi abitativi, mostrano sempre di più delle limitazioni.
Aprirsi al cohousing significa rimediare alla mancanza di luoghi di incontro e ovviare ai limiti che oggi spesso si hanno per quanto riguarda la possibilità di una sana socializzazione.
Nel cohousing i bambini e gli anziani, spesso tradizionalmente considerati gli anelli deboli dell’organizzazione sociale, ritrovano gli spazi di cui hanno bisogno e possono beneficiare della protezione dell’intera comunità.
Aprirsi al cohousing significa indirizzarsi su tre grandi aspetti, che si basano sul valore fondamentale della sostenibilità, a cui abbiamo già fatto cenno.
Si tratta nello specifico di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Ma spieghiamo esattamente che cosa si intende con queste tre direzioni significative.
Al giorno d’oggi l’idea di sostenibilità è tenuta molto in considerazione.
In particolare si parla di sostenibilità ambientale, riferendosi al mettere in atto comportamenti che hanno come fine ultimo il rispetto dell’ambiente in ogni ambito della vita, anche per quanto riguarda l’alimentazione e la realizzazione delle strutture ecosostenibili della casa.
Si parla di sostenibilità sociale, che consiste nella possibilità di ritrovare uno stile di vita basato su rapporti incentrati sul rispetto e sulla comunicazione consapevole.
Infine il riferimento è anche alla sostenibilità economica, in modo da passare alla riduzione degli sprechi, all’autoproduzione dei beni e dei servizi, al riutilizzo degli oggetti, dimostrando come il benessere non coincida con l’avere a tutti i costi.
Tutto questo è possibile realizzarlo con il mutuo aiuto, con la condivisione degli spazi e delle attività, che incidono in maniera molto forte sullo stile di vita, facendo in modo che diventi più sostenibile in generale.
In questo modo si possono attivare dei veri e propri circoli virtuosi di cui ne beneficia tutta la collettività.
È possibile partecipare anche a delle attività di condivisione solidale riferendosi a startup innovative, come la nostra.
Homes4All dà la possibilità agli investitori privati di investire nel settore immobiliare per valorizzare il territorio.
Homes4All avvia inoltre raccolte fondi online, attraverso la piattaforma Solidali4All,che vengono messi a disposizione delle famiglie che vivono una situazione di emergenza abitativa, una condizione che si può risolvere proprio grazie alla modifica dello stile di vita basato anche sulla condivisione sociale, proprio come fanno i cohousers.
Homes4All la startup innovativa società benefit che opera secondo un modello innovativo di rigenerazione urbana e di finanza ad impatto sociale riducendo l’emergenza abitativa, annuncia la chiusura del primo round di investimento per 1 milione di euro.
La renovation wave si situa nell’ambito della strategia presentata dalla Commissione Europea, che serve a migliorare il rendimento energetico degli edifici.
Da sempre il rapporto tra risparmio energetico ed emissioni ha interessato il settore dell’edilizia, perché gli esperti hanno fin dal principio ritenuto che ci siano delle importanti potenzialità in questo campo.
Sarebbe veramente fondamentale prenderne consapevolezza, per contribuire al fatto che l’Unione Europea possa raggiungere entro il 2050 l’obiettivo di un’Europa a basso impatto ambientale dal punto di vista climatico.
Che cos’è
La renovation wave è intesa come una strategia che si propone il fine di provvedere a delle ristrutturazioni e a degli interventi nel settore edile per promuovere l’efficienza energetica degli edifici.
Il principale obiettivo è quello di arrivare al risparmio energetico attraverso la realizzazione di immobili a basso impatto ambientale.
Tutto questo favorirebbe la riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, evitando tutte quelle conseguenze negative dell’inquinamento che portano per esempio al riscaldamento globale e ai mutamenti climatici.
L’Unione Europea si è interessata proprio della renovation wave strategy, proponendo delle linee guida molto attente.
Queste linee guida riguardano anche il settore edile, che è responsabile di molte emissioni all’interno dell’Unione Europea.
Tra l’altro non dobbiamo dimenticare che gran parte del patrimonio edilizio europeo oggi non rispetta gli standard di efficienza dal punto di vista energetico.
Questo significa che ci si deve concentrare sugli interventi di ristrutturazione, per raggiungere significativi obiettivi energetici e climatici.
Ridurre la povertà energetica: i vantaggi
Le cose stanno cambiando, perché anche in Europa si stanno cominciando a contare degli esempi virtuosi, che possono trovare le loro fondamenta sulle potenzialità fornite proprio a livello europeo dalla renovation wave, una strategia che, come abbiamo detto, è finalizzata a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.
Questi interventi sono importanti anche perché forniscono gli strumenti adeguati per ridurre la povertà energetica, un altro problema da non sottovalutare.
Oggi si stima infatti che quasi 34 milioni di cittadini europei non hanno la possibilità di riscaldare le loro abitazioni in maniera adeguata.
Ridurre il disagio abitativo, anche attraverso le pratiche del social housing, significa aiutare i nuclei familiari svantaggiati a disporre di una stabilità abitativa soddisfacendo quegli standard adeguati che possano lottare contro la povertà energetica.
I vantaggi sono molti da questo punto di vista e l’Italia, anche con il decreto legge 112/08, in particolare con l’articolo 11 (il cosiddetto Piano Casa), si sta impegnando attraverso l’offerta di alloggi di edilizia residenziale che devono essere realizzati rispettando i criteri di efficienza energetica al fine di ridurre le emissioni inquinanti.
In Europa si stanno attuando diversi interventi di ristrutturazione edilizia, anche se spesso non si guarda, nell’ambito di questi interventi, al rendimento energetico degli edifici.
Per questo la Commissione Europea intende raddoppiare il tasso annuale di ristrutturazioni legate al tema dell’energia.
La renovation wave dà la possibilità di gestire gli ostacoli che a volte si incontrano nel raggiungere questi vantaggi legati all’efficienza energetica e climatica, disponendo delle regole semplificate per accedere ai finanziamenti.
Inoltre si propone di dare una spinta ai certificati di prestazione energetica e di favorire uno sviluppo del mercato che si occupa di servizi per l’edilizia sostenibile.
I finanziamenti soprattutto dovrebbero dare la priorità nello spingere le ristrutturazioni che affrontano la povertà energetica.
Infatti la Commissione Europea ha proclamato l’intenzione di aiutare i 34 milioni di europei che incontrano difficoltà nel pagare le bollette del riscaldamento.
Oltre a questo, da parte dell’Unione Europea, ci sarebbe la possibilità di intervenire negli edifici non solo residenziali, ma anche in quelli pubblici, come per esempio le scuole, gli ospedali e i locali amministrativi, soprattutto nell’evitare i sistemi di riscaldamento inquinanti.
Ma i vantaggi non sono soltanto per quanto riguarda l’ecosostenibilità.
Infatti si raggiungerebbero delle grandi utilità anche nel dare impulso al settore delle costruzioni e nel rafforzare tutto il comparto industriale dell’Europa, messo in crisi soprattutto in seguito alla pandemia.
Si prevede anche che questi interventi di ristrutturazione aumenterebbero considerevolmente i posti di lavoro a livello europeo.
La ristrutturazione che diventa un’opportunità sostenibile
L’obiettivo principale della renovation wave resta quello di puntare sull’efficienza energetica.
Infatti le strategie di ristrutturazione attuabili per l’Europa si possono trasformare in un’opportunità per favorire la sostenibilità e per sensibilizzare verso l’affermazione di un pensiero ecofriendly.
È proprio questa maggiore sensibilizzazione nei confronti delle opportunità a favore dell’ambiente che potrebbe dare un impulso a considerare l’importanza della prestazione energetica degli edifici e che potrebbe favorire tutti quegli interventi incentrati sull’edilizia ecosostenibile.
È molto importante riuscire a veicolare questi messaggi, perché essi si situano in un’ottica molto ampia, che intende finalizzare anche i principi del social housing.
Serve infatti anche la formazione di vere e proprie community, attraverso delle basi precise per garantire la socializzazione, valorizzando i territori, i quartieri e le città.
È all’interno di questa ritrovata socialità, tramite numerosi progetti di social housing, che si ha la possibilità di intervenire in maniera più incisiva per affermare delle comunità responsabili, attente anche a rispettare i principi dell’ecosostenibilità.
Si può innescare così un circolo virtuoso che può portare significativi miglioramenti con risultati destinati a durare anche per decenni, nel futuro che ci attende.
Si tratta quindi di promuovere la valorizzazione del territorio, attraverso progetti che coinvolgono l’intera comunità, intervenendo nella ristrutturazione di edifici fatiscenti e che non soddisfano gli standard fondamentali in termini di efficienza energetica.
Valorizzare il territorio da questo punto di vista è davvero molto importante, perché si possono avere a disposizione tanti strumenti che la stessa Unione Europea ritiene essenziali, tanto da aver disposto una vera strategia con finalità ben precise.
Non è opportuno guardare alle ristrutturazioni da una prospettiva troppo ristretta, come ci dimostrano anche le affermazioni della Commissione Europea, che insiste molto su questi fattori.
Quanto è importante l’attività di Home4all
La nostra attività è fondamentale!
Noi di Homes4all valorizziamo il territorio dando la possibilità agli investitori
agli investitori di mettere a disposizione le somme di cui dispongono nel settore immobiliare.
Si realizzano così delle raccolte di fondi che possono aiutare le famiglie che vivono in una situazione di emergenza abitativa.
Investire nel settore immobiliare aiutando chi ha più bisogno è dunque possibile!
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Affittare casa è diventato un problema?
Dimenticati dei ritardi nei pagamenti, richieste di manutenzione e fastidiose perdite di tempo!
Homes4All ha la soluzione per te con l’affitto garantito, a canone concordato, puntuale ogni mese!
Con Homes4All incassi sempre il canone e l’immobile va a chi ne ha davvero bisogno.
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“Homes4All rappresenta uno dei primi progetti in Italia di investimento ad impatto sociale abbinato ad una campagna di crowdfunding.
Un concetto che avevo già visto applicato con successo nelle mie precedenti esperienze internazionali e mi ha interessato per gli aspetti di coinvolgimento e inclusione.
Una startup innovativa nella quale mi fa piacere far parte e che ben si integra in un portafoglio di investimenti con una parte dedicata a Startup e nuove iniziative”
“Homes4All è un impact investment che definisco al quadrato. Da un lato infatti è una società benefit con obiettivi di rigenerazione urbana e inclusione sociale, dall’altro agisce essa stessa come investitrice a impatto in progetti di riduzione dell’emergenza abitativa. Social Innovation Team, la community non profit per l’imprenditorialità e l’innovazione a significativo impatto sociale, ha deciso di investire in Homes4All perché lo considera un ottimo esempio di innovazione sociale che riesce a combinare brillantemente rigenerazione urbana, riduzione dell’emergenza abitativa e sostenibilità economica.
Un progetto importante, soprattutto in questa fase difficile.”
“Parliamo molto di lavoro, poco di casa, quando l’abitazione è invece fondamentale nei percorsi di autonomia delle persone in difficoltà come le donne maltrattate. Homes4All è una risposta che valorizza socialmente un’offerta privata. Questa è vera innovazione sociale.”
“Sono stato subito attratto dal modello innovativo di housing sociale di Homes4All, un’opportunità che mette insieme impatto sociale e rendimento.
Apprezzo il modello di business vincente per l’investitore, per le famiglie e per la rigenerazione urbana.
Sapere che la replicabilità del modello punterà a Genova, la mia città, mi ha convinto a farne parte per dare la possibilità di intervenire sul territorio risolvendo situazioni critiche di cui purtroppo si ha notizia tutti i giorni”
Il disagio abitativo costituisce una questione che non può essere sottovalutata.
Esso è strettamente collegato all’emergenza abitativa che nel nostro Paese sta raggiungendo dei numeri molto elevati, i quali ci fanno pensare come sia importante considerare delle strategie da mettere in campo per risolvere questo problema.
Per questo abbiamo considerato vari metodi di intervento che ci possono aiutare a risolvere la questione.
Esserne consapevoli è fondamentale, iniziando dal concetto stesso di disagio abitativo.
Si tratta di un fenomeno molto complesso, sul quale incidono diversi fattori.
Soprattutto è una condizione che crea un legame fra la situazione socio-economica dei singoli e delle famiglie e il loro status abitativo.
A differenza di quanto potrebbe sembrare, con il termine di disagio abitativo non si fa riferimento soltanto a delle situazioni di deficit dell’alloggio in termini di qualità.
Certamente ci sono alcuni fattori, come la mancanza di servizi o di spazi adeguati, che sono responsabili di una condizione di disagio.
Tuttavia questo è soltanto un aspetto, perché spesso le famiglie si rivolgono ad un tipo di offerta abitativa non adeguato per differenti tipi di implicazioni che vale la pena considerare.
Esaminiamo il disagio abitativo in Italia, una condizione che, come abbiamo già sottolineato, è multifattoriale.
I numeri fanno riflettere ampiamente su questa situazione che riguarda il problema abitativo in senso stretto.
Gli ultimi dati a disposizione tratti dall’Osservatorio sul bilancio del welfare delle famiglie italiane mettono a disposizione, in riferimento al 2020, che il 58% degli italiani ha incontrato delle difficoltà economiche, che hanno inciso proprio sulla possibilità di trovare un alloggio adeguato.
Una situazione che non va sottovalutata, visto che le difficoltà economiche, sempre secondo quanto riferisce l’Osservatorio sul bilancio del welfare in Italia, sono aumentate del 12% rispetto al 2019.
Nel 2020 quasi 6 famiglie su 10 si sono trovate in difficoltà nel pagare il canone di locazione di una casa presa in affitto o nel pagare le rate del mutuo a cui hanno fatto ricorso per acquistare un’abitazione.
L’impatto di questa situazione è molto elevato, specialmente nell’ambito del sistema abitativo pubblico.
In fin dei conti bisogna considerare anche che un’elevata pressione arriva anche da parte dei nuclei familiari che subiscono uno sfratto e che si collocano nelle lunghe liste di attesa dell’edilizia residenziale pubblica.
E poi sarebbe un paradosso il fatto che il numero degli appartamenti vuoti nelle grandi città tenda ad aumentare.
Vi è un legame molto forte fra la povertà umana e la povertà abitativa.
Spesso il disagio abitativo in Italia è la manifestazione delle condizioni economiche inadeguate a cui si arriva attraverso una progressiva insicurezza in termini di occupazione.
Ma c’è un aspetto anche molto importante che riguarda le relazioni e la trasformazione delle strutture familiari e sociali.
Tutto ciò estende come punto di riferimento l’area del bisogno, che è collegata al disagio e ai processi di impoverimento e di vulnerabilità sociale.
D’altronde non bisogna dimenticare come sia importante avere una casa nell’ambito di un percorso di vita dei nuclei familiari.
Spesso per fenomeni di vulnerabilità si determina un circolo vizioso, che porta all’esclusione, quindi al disagio e ad un problema di accesso alle abitazioni adeguate.
È molto importante considerare la natura multifattoriale del disagio abitativo, perché soltanto in questo modo si può pensare a delle strategie di intervento adeguate, che partano dal risolvere diversi fattori e non si concentrino soltanto su un aspetto del fenomeno.
Per esempio pensiamo allo stretto legame del disagio abitativo con la povertà.
Per avere una strategia di intervento adeguata bisognerebbe risolvere prima questo problema, garantendo una maggiore accessibilità alle occupazioni e facendo in modo di strutturare delle condizioni che possano assicurare una più importante stabilità lavorativa.
Soltanto in questo modo si può agire per dare alle famiglie quelle risorse economiche indispensabili per poter contare su alloggi qualitativamente adeguati.
Ma c’è un aspetto in più da considerare: quello relazionale e quello delle trasformazioni a livello sociale delle comunità.
Non c’è dubbio che attualmente le comunità cittadine stiano subendo delle radicali trasformazioni, perché sono differenti rispetto al passato i rapporti sociali che si instaurano all’interno di esse.
Una soluzione per ridurre il disagio abitativo sarebbe proprio quella di pensare ad una strategia di housing sociale: si tratta di mettere a disposizione delle risorse comuni a favore delle persone che si trovano a vivere una condizione di disagio abitativo.
Il contributo collettivo, in questo modo, si innalza ad un valore comune molto importante, che è quello di dare respiro a chi, anche per condizioni economiche, si trova a non avere un alloggio adeguato.
È chiaro che tutto questo dovrebbe essere accompagnato anche da politiche importanti che dovrebbero avere come fine ultimo quello di migliorare la stabilità lavorativa degli individui, perché tutto ciò abbia delle ricadute fondamentali sulla stabilità e sull’adeguatezza abitativa che certe volte vengono a mancare.
È molto importante giungere anche ad una sensibilizzazione in questo senso, affinché si raggiunga l’obiettivo della consapevolezza di come esista una responsabilità sociale nei confronti delle situazioni di disagio abitativo.
La sensibilizzazione dovrebbe essere attuata coinvolgendo le varie comunità, ma allo stesso tempo agendo sulle istituzioni che dovrebbero fare la loro parte.
Il contributo dei singoli può essere veramente significativo per riscoprire come una comunità possa farsi carico della risoluzione di determinate problematiche che interessano alcuni individui che ne fanno parte.
La nostra azione è fondamentale!
Siamo una startup innovativa che da tempo affronta le politiche della raccolta fondi da destinare in favore di chi si trova svantaggiato dal punto di vista abitativo.
Il contributo dei singoli in questo caso può essere veramente determinante, perché dà azione fondante alla risoluzione di diversi problemi che riguardano il campo immobiliare a livello sociale.
Homes4All si adopera affinché vengano raccolti dei fondi che possano essere messi a disposizione di chi ha bisogno di risolvere una propria situazione di instabilità abitativa.
Se vuoi saperne di più, consulta le pagine di Homes4All e scoprire come investire.
Smart city è un termine molto utilizzato attualmente.
Non sempre viene usato in maniera propria, perché a volte si è soliti inserirlo nell’ambito di strategie di marketing volte a generare soltanto profitti.
Invece più propriamente si dovrebbe intendere il termine smart city in riferimento all’ideale collettivo della città del futuro.
In senso letterale significa città intelligente, perché indica un’area urbana in cui, tramite l’utilizzo delle tecnologie, si dà la possibilità di ottimizzare e migliorare le infrastrutture e i servizi a vantaggio dei cittadini.
Smart city fa parte più in generale di quello che viene definito il campo della digital transformation.
Ci sono molti aspetti compresi in questa definizione, perché riguarda più da vicino i trasporti pubblici e la mobilità, la gestione dell’energia, la sicurezza urbana, la gestione dei rifiuti, il monitoraggio ambientale.
E poi ancora la manutenzione degli edifici pubblici e i sistemi di comunicazione e di informazione.
Smart city indica una città sostenibile, che sia al tempo stesso efficiente ed innovativa.
Nella smart city si utilizzano sistemi tecnologici connessi ed integrati, in modo da garantire la qualità di vita elevata ai cittadini.
Implica una stretta interconnessione tra infrastrutture, capitale umano, intellettuale e sociale, in modo da arrivare ad una massima vivibilità.
Riferendoci alle smart city in Italia, ma più in generale alle smart city in ogni parte del mondo, per comprendere fino in fondo come una città intelligente possa diventare solidale, non possiamo fare a meno di rimandare al concetto di housing sociale.
In questo caso tutta la comunità si fa carico di una responsabilità sociale per garantire a tutti quanti e specialmente a chi si trova in difficoltà l’abitabilità, anche nella lotta alle condizioni di disagio abitativo.
Ma l’Unione Europea, riferendosi alla smart city, parla di diverse dimensioni da prendere in considerazione.
Esaminiamo queste caratteristiche, perché possiamo comprendere più precisamente il carattere solidale della città intelligente.
Si parla infatti di smart people, di politica partecipativa, di processi decisionali che vengono presi dal basso, in modo che le persone vengano coinvolte e rese partecipi delle decisioni.
Si parla di smart governance, in quanto l’amministrazione deve mettere in posizione centrale il capitale umano.
E poi ancora si fa riferimento alla smart economy.
Si tratta sempre di un’economia basata sulla partecipazione che punta sulla ricerca e sull’innovazione, in modo che tutto ciò possa tradursi, grazie anche all’innovazione tecnologica, in una maggiore produttività e in un più alto tasso di occupazione.
In questo senso diventano importanti anche la smart mobility e lo smart living.
Il concetto di smart mobility gira intorno al concetto di smart environment, che significa sviluppo sostenibile, efficienza energetica e basso impatto ambientale.
Infatti si ricercano per quanto riguarda la mobilità delle soluzioni intelligenti, come possono essere l’e-mobility e la sharing mobility, che possono diminuire i costi, ottimizzare l’uso dell’energia nel senso del risparmio e diminuire in definitiva l’impatto ambientale.
Ecco perché abbiamo citato anche lo smart living, perché tutto ciò viene a tradursi come un livello di comfort e di benessere generale all’interno del quale cooperano anche aspetti come la salute, la sicurezza e la cultura.
La smart city si fonda sul concetto di partecipazione e di responsabilità condivisa, in modo che attraverso l’informazione e la comunicazione i cittadini possano interagire e dialogare, partecipando allo sviluppo del tessuto urbano.
Ma quali sono i vantaggi di cui si fa portatrice la smart city?
Sicuramente uno dei primi vantaggi che balza subito in evidenza è rappresentato dall’efficienza della città stessa.
Il fatto stesso che una delle innovazioni tecnologiche consiste nel raccogliere, nell’elaborare e nell’analizzare i big data, nella smart city tutto questo dà la possibilità di accedere ad informazioni che prima non erano state disponibili in altro modo.
L’efficienza si traduce nel monitoraggio continuo di vari parametri per prevenire situazioni di problematiche e di disagio e per prendere decisioni in maniera più veloce.
Ma c’è un altro vantaggio portato dall’uso delle tecnologie come quelle per esempio della videosorveglianza: una smart city è una città in cui il controllo delle diverse aree avviene in maniera più capillare e quindi questo si traduce in una maggiore sicurezza, con una diminuzione degli atti di criminalità.
Una smart city è anche una città più sostenibile, perché le nuove tecnologie possono rappresentare degli strumenti davvero ottimali per ridurre l’inquinamento e le emissioni nocive di anidride carbonica.
Si prevede per esempio nei modelli l’utilizzo di fonti rinnovabili in modo integrato per attuare politiche di risparmio energetico e di efficienza nella gestione dell’energia.
I servizi e le infrastrutture diventano ottimizzati, la città diventa più connessa e più digitale e dà anche la possibilità di trovare maggiori opportunità di lavoro.
È una città che potremmo definire con meno costi e più tempo a disposizione, con un maggior tempo che si ricava proprio dalla riduzione dei tempi dell’interazione con la Pubblica Amministrazione e con il sistema sanitario.
I ritorni sono tanti in termini di utilità, perché in definitiva possiamo parlare di smart city come città che offre anche maggiori opportunità di sviluppo economico.
Proprio perché si investe sulle tecnologie, questo tipo di città ha un effetto propulsivo nei confronti delle imprese e sui lavoratori, spingendo l’utilizzo delle risorse umane nell’impiego di iniziative più strategiche, più che di vero e proprio lavoro manuale.
Inoltre si possono abbattere le distanze tra l’amministrazione pubblica e i cittadini, si può aumentare il livello di fiducia e di coinvolgimento anche nei confronti di chi ha il potere decisionale e questo soprattutto perché la smart city è una città più partecipata e inclusiva.
Il lavoro del nostro team propone modelli di inclusività sociale e di partecipazione responsabilizzata anche attraverso l’housing sociale, affinché il contributo dei singoli individui possa essere messo a disposizione di chi si trova in difficoltà.
Il fine ultimo è quello della valorizzazione del territorio, che coincide anche con uno dei principali obiettivi della smart city.
Investire nei nostri progetti significa migliorare e valorizzare il territorio aiutando chi è in emergenza abitativa.
L’investimento solidale è una buona opportunità di partecipare ad un’esperienza interessante che possa essere d’aiuto anche a chi si trova in emergenza abitativa.
Infatti non dobbiamo dimenticare che anche nel nostro Paese c’è sempre un più diffuso interesse per tutto ciò che ha a che fare con gli investimenti nel settore immobiliare.
Da questo punto di vista gli investimenti solidali hanno una marcia in più rispetto a quanto può essere semplicemente il crowdfunding immobiliare.
Stiamo parlando di quella realtà che si può definire come crowdfunding solidale.
Ma di che cosa si tratta di preciso?
Cerchiamo di capirne di più attraverso questa guida che ti proponiamo e che riguarda proprio questo argomento.
Dicevamo che l’investimento immobiliare solidale è davvero molto importante perché ti consente di partecipare, attivando i tuoi risparmi o un tuo capitale, ad un progetto di vera e propria solidarietà.
Ma cosa intendiamo quando ci riferiamo a questa definizione?
Dobbiamo partire, per comprendere ancora di più il significato di investimento solidale, in riferimento proprio al settore immobiliare, dalla consapevolezza del fatto che viviamo in una società in cui l’emergenza abitativa è un fenomeno che non può essere sottovalutato.
Ma non si tratta soltanto di questo, perché gli investimenti solidali non ti danno soltanto la possibilità di mettere un certo budget a favore di chi si trova in una condizione di disagio per risolvere il problema legato alla mancanza di un’abitazione.
Infatti l’investimento solidale si rivela un’opportunità importante anche per partecipare ad un processo di rigenerazione urbana.
Pensiamo a tanti luoghi, come per esempio le grandi città, dove alcune zone della periferia non sono abbastanza valorizzate.
Partecipare con un proprio capitale ad una società o ad un’impresa che si occupa di portare avanti un processo di collaborazione per rigenerare queste zone potrebbe essere davvero importante, anche come impegno e responsabilità civile, per lasciare in segno intangibile di ciò che possiamo fare.
Ci riferiamo ad un segno concreto, utile, che possa dare testimonianza di come gli investimenti nel settore immobiliare possano portare davvero buoni frutti.
Gli investimenti di questo tipo ti danno la possibilità di investire nel settore immobiliare, per ottenere un rendimento economico, ma allo stesso tempo per aiutare persone a trovare una casa.
Spesso anche per le difficoltà economiche conseguenti alla crisi lavorativa che sta attraversando la nostra comunità, molte persone si ritrovano ad affrontare l’ostacolo di trovare delle soluzioni adeguate di tipo abitativo.
Quindi il crowdfunding di tipo solidale può essere davvero determinante per riuscire ad aiutare le persone a trovare un’abitazione o per aiutare altre persone a non perdere la casa che già hanno.
Non bisogna dimenticare che il contesto sociale odierno è composto da mille sfaccettature.
A volte è difficile davvero riuscire ad entrare in questi meccanismi e a comprendere i processi che ne fanno parte in maniera precisa.
Possiamo contrapporre il valore della solidarietà, se lo intendiamo come una condivisione di aiuti anche nei confronti di chi ha meno risorse per riuscire a far fronte ad un’adeguata realtà abitativa.
Una realtà che si occupa di investimento solidale a Torino è quella di Homes4All, che ha l’obiettivo di intervenire per ridurre l’emergenza abitativa promuovendo anche un processo di rigenerazione urbana, di cui abbiamo già parlato.
Homes4All ha la finalità di promuovere delle iniziative che possano portare avanti un modello di housing sociale.
Ma l’obiettivo non è fine a se stesso, infatti, se da un lato questa società vuole ridurre a livello concreto l’emergenza abitativa, dall’altro vuole generare anche un forte impatto sociale su tutto il territorio.
Homes4All esplica la sua azione ricercando opportunità immobiliari.
Acquista direttamente l’immobile, mettendo a disposizione gli strumenti finanziari perché si possa realizzare l’obiettivo dell’investimento solidale.
I soci così possono usufruire della proposta di acquistare un dato immobile, partecipando a queste importanti iniziative.
Inoltre Homes4All si occupa anche di gestire gli immobili di proprietà dei soci, garantendo dei servizi molto interessanti.
Basta soltanto che tu decida di partecipare ad una raccolta di fondi online.
Devi effettuare la tua donazione e in cambio ottieni delle quote societarie, diventando vero e proprio socio.
Con Homes4All puoi collaborare per portare avanti degli obiettivi che si concentrano sulla partecipazione comune.
Così puoi intervenire a livello concreto su tematiche sia abitative, ma che in generale affrontano anche il problema sociale connesso alla questione della vulnerabilità economica, che si riscontra oggi per alcune fasce di popolazione.
Se ti interessa la tematica dell’investimento solidale portato avanti da Homes4All, puoi diventare socio in maniera molto facile.
Infatti, se vuoi fare parte di questa realtà, puoi diventare socio anche con importi a partire da 500 euro.
Tieni conto che la qualifica di socio ti dà l’opportunità di beneficiare di molti diritti e vantaggi.
Oltre a sostenere gli obiettivi sociali di Homes4All, infatti, puoi ricevere dividendi, puoi valorizzare la tua quota societaria in vari modi.
Inoltre puoi avere accesso al servizio di gestione immobiliare e ottieni il diritto di prelazione nel momento in cui si possono sottoscrivere finanziamenti fruttiferi di interessi.
Ricordati che puntando sui valori della solidarietà e degli investimenti solidali con Homes4All hai anche la possibilità, se diventi socio, di ottenere dei benefici fiscali.
Questi ultimi corrispondono al 50% per le persone fisiche e al 30% per le persone giuridiche.
Sono incentivi fiscali rivolti a coloro che decidono di sostenere le start up innovative.
Diventare Socio di Homes4All è facilissimo! Per informazioni dettagliate vai qui!
Una forte coalizione per l’emergenza casa in Liguria
Su iniziativa di Homes4All, startup innovativa e società benefit nata per rispondere all’emergenza abitativa e promuovere la rigenerazione urbana, e di una coalizione di enti del terzo settore accomunati dall’impegno sui temi dell’abitare, nasce oggi la Fondazione Impact Housing Comunità e Città Trasformative Onlus (FIH).
Tramite investimenti immobiliari ad impatto sociale, il recupero di immobili nella duplice prospettiva di rigenerazione e sostenibilità.
Contribuisce alla rigenerazione di quartieri e all’inclusione dei cittadini, tramite investimenti immobiliari a impatto sociale. La startup innovativa e Società Benefit è in fundraising su LITA Italia, ed è pronta a scalare in Lombardia e in Liguria.
Homes4All lancia SOLIDALI4ALL la piattaforma per gli Enti del Terzo Settore
La startup innovativa che favorisce la rigenerazione urbana tramite investimenti immobiliari a impatto sociale – in fundraising su LITA Italia
Homes4All è l’housing sociale che promuove la rigenerazione urbana tramite l’intervento di privati in rete fra loro. La startup innovativa e società benefit Homes4All ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su LITA Italia per raccogliere fino a 300.000 Euro.
La startup innovativa Homes4All – in occasione della recente presentazione ai soci attuali e agli stakeholder del modello di business e delle opportunità di investimento – ha comunicato il recente ingresso di nuovi soci e ha deliberato un aumento di capitale con sovraprezzo di 1 milione di euro.
Homes4All, inoltre, ha annunciato l’avvio, dal 30 ottobre 2020, della campagna di Equity Crowdfunding sulla piattaforma LITA.co, con un obiettivo di raccolta fino a 300mila euro.
Il Presidente e Fondatore di Homes4All, Mario Montalcini ha dichiarato: “Siamo lieti di dare avvio a questa importante campagna di fundraising con un partner di eccellenza quale LITA.co. e ci auguriamo che la campagna possa incontrare l’interesse degli investitori a supportare un progetto con un rendimento economico ad alto impatto sociale per contrastare sempre di più l’emergenza abitativa, attraverso un modello che ambisce a scalare a livello nazionale. Il progetto procede in modo virtuoso, grazie anche al supporto dei suoi partner, al finanziamento ricevuto dal Fondo di Innovazione Sociale della Presidenza del Consiglio e al percorso sinergico avviato con la Città di Torino, che assiste e supporta “Homes4All – a Torino il diritto all’abitazione si innova” in modo concreto e costruttivo, con la collaborazione della Camera di commercio di Torino e Torino Social Impact nella valutazione dell’impatto che genererà in futuro”
Campagna Equity Crowdfunding di Homes4All
link.lita.co/H4Aecf
LITA.co è il portale specializzato in equity crowdfunding per l’impact investing, sul quale è possibile investire in progetti ad alto impatto sociale ed ambientale e che ha l’obiettivo di democratizzare la finanza di impatto permettendo a tutti (a partire da 100€) di investire in aziende sostenibili e beneficiare degli incentivi fiscali per gli investimenti in innovazione
Investire nell’immobiliare è davvero una possibilità da non sottovalutare, se si ha un proprio budget a disposizione come capitale da poter sfruttare anche per assicurarsi dei rendimenti.
Ma c’è un ulteriore elemento che va considerato: si tratta del crowdfunding solidale, che veramente dà tanta possibilità anche nel senso della partecipazione a livello comunitario.
Investire nell’immobiliare oggi comporta davvero il tenere conto di aspetti molto complessi. Infatti non si tratta soltanto di mettere in conto il carattere della semplice disponibilità del capitale.
Significa anche riuscire a capire com’è la situazione dell’immobiliare, non trascurando quelle situazioni che si configurano come vere e proprie emergenze abitative.
A causa dell’abbassamento del reddito, determinato da condizioni economiche non proprio floride che non il nostro Paese sta attraversando, molte persone non riescono a trovare casa in affitto o da acquistare.
Inoltre alcune persone che già hanno una casa potrebbero rischiare anche di perderla.
Per questo abbiamo considerato la possibilità dell’investimento nell’immobiliare solidale. Investire nell’immobiliare solidale significa avere la possibilità di portare avanti obiettivi di partecipazione civile, con ricadute che si possono avere per tutta la comunità. Ecco perché è importante investire nell’immobiliare solidale, perché significa farsi carico di una responsabilità che non può essere lasciata a poche persone, ma dovrebbe essere condivisa da tutti, perché ciascuno contribuisca per dare nuove opportunità alla comunità di cui fa parte.
Se ne possono ricavare dei vantaggi molto importanti, perché investire nell’immobiliare dal punto di vista solidale significa anche avere la possibilità di contribuire alla riqualificazione di quelle aree che spesso vengono trascurate e che sarebbero importanti da recuperare, per riuscire ad influire in maniera forte sulla questione dell’emergenza abitativa.
Tradizionalmente gli investimenti nel settore immobiliare, se guardiamo ad una lunga tradizione in questo senso, erano accessibili soltanto ad una parte della popolazione.
Chiaramente questo è da inquadrare nel contesto in cui investire nel campo immobiliare significa immobilizzare risorse significative, per non parlare poi di tutta la fase della gestione dell’immobile stesso, per la quale occorre impegnare comunque tante risorse.
Invece con il crowdfunding immobiliare la situazione può cambiare da questo punto di vista, anche perché, col diffondersi di questo tipo di partecipazione, è possibile dare la possibilità di accesso agli investimenti immobiliari ad una fascia più larga di persone.
Non si tratta di un fenomeno insignificante, perché da qualche tempo ormai anche in Italia si ricorre a questi metodi di investimento, con obiettivi (come avremo modo di scoprire nel corso di questa guida) assolutamente da non trascurare.
Investire nell’immobiliare significa anche aprirsi alle possibilità offerte dal crowdfunding. Si tratta di una modalità molto innovativa, portata avanti da molte start up che hanno visto lungo su alcune ricadute che questa opportunità può comportare anche nel corso del tempo.
Vari investitori possono partecipare al finanziamento di un progetto immobiliare attraverso la raccolta di fondi online per poi ricavarne una rendita comunque delle quote di compartecipazione che comportano differenti vantaggi.
Questi progetti servono anche all’acquisto degli immobili, in modo che essi possano essere messi a reddito, oppure servono alla ristrutturazione di proprietà immobiliari.
La vera novità è rappresentata da questo punto di vista dagli investimenti immobiliari solidali, che, come abbiamo già visto, caricano i singoli cittadini di responsabilità civile per risolvere i problemi legati all’emergenza abitativa e perché, attraverso il contributo di ogni individuo, anche minimo, si può incidere in maniera forte sulle condizioni di difficoltà.
Si tratta anche di investire per il recupero di alcune aree non spesso valorizzate, in modo che si abbiano più risorse a disposizione per riuscire a soddisfare le esigenze di una parte di cittadini che si trova svantaggiata dal punto di vista sociale, dal punto di vista economico e, conseguentemente, per ciò che riguarda l’accesso agli immobili.
In ogni caso, investendo attraverso la raccolta di fondi online, il proprio capitale non rimane fermo e senza portare frutto, ma contribuire alla riqualificazione di aree sulle quali non si era spesa tanta attenzione.
È tutta la comunità che, attraverso il crowdfunding immobiliare, ne ricava dei benefici.
Ma quali sono gli obiettivi di cui bisogna tenere conto nel momento in cui si sceglie di investire nell’immobiliare?
In parte, già parlando di investimento solidale, li abbiamo anticipati.
Come primo obiettivo c’è sicuramente quello del puntare sui valori della solidarietà e della partecipazione, che comunque significa avere l’opportunità di partecipare ad un progetto investendo anche bassi importi di denaro.
Si possono diversificare gli investimenti, perché, abbassando il capitale necessario, ogni individuo può investire anche in più progetti.
L’obiettivo è anche quello di arrivare ad avere più risorse disponibili per la gestione di un immobile, di cui non si deve occupare l’investitore, ma può delegare il compito al promotore del progetto.
Inoltre investire nell’immobiliare attraverso il crowdfunding significa poter disporre anche di una maggiore liquidità, potendo fare ulteriori investimenti rivolti a dei soggetti particolarmente interessati.
Ma non bisogna dimenticare un’altra opportunità davvero importante che consegue da tutto questo processo.
Infatti i tradizionali fondi di investimento spesso mettono in conto scarse opportunità di coinvolgimento e di interazione del risparmiatore nelle scelte della società che si occupa concretamente degli investimenti.
Invece con il crowdfunding si ha un controllo diretto e un maggior coinvolgimento attraverso la possibilità di interloquire con i promotori. Fra questi dobbiamo ricordare il ruolo di Noi di Homes4All.
La nostra è una start up innovativa che offre l’opportunità agli investitori privati di investire nell’immobiliare attraverso una compartecipazione.
I fondi raccolti vengono così messi a disposizione di quelle famiglie che si trovano ad affrontare una situazione di emergenza abitativa.
Questo rappresenta un obiettivo molto importante degli investimenti, perché mira ad influire in maniera significativa su una situazione oggi più diffusa di quanto si possa pensare.
Sul sito di Homes4All puoi scoprire come investire e quali sono i vantaggi che ne ricevi, se decidi di contribuire con il tuo capitale.
Potrai renderti conto così del valore importante degli investimenti solidali attraverso la forma del crowdfunding immobiliare, che ti dà la possibilità di diventare parte attiva di una comunità sempre attenta ai bisogni dei propri membri. Scopri di più!
Il concetto di rigenerazione urbana è strettamente collegato all’esigenza spesso sentita di rendere più moderne le infrastrutture proprie delle nostre città.
Volendo essere precisi, spesso si sente il bisogno di rendere le città più vivibili, in linea con un nuovo modo di sentire l’area urbana.
Quando parliamo di rigenerazione urbana ci riferiamo soprattutto alle aree periferiche, a cui si devono dare delle risposte ben precise.
Se vogliamo dare una definizione ben precisa, possiamo vedere la rigenerazione urbana come un insieme di azioni che hanno come obiettivo principale quello della riqualificazione di uno spazio all’interno della città.
Quindi è un processo che si avvale di interventi di recupero che riguardano sia le infrastrutture che i servizi.
Il concetto è strettamente collegato a quello di sostenibilità ambientale, perché la rigenerazione urbana pensa a riqualificare anche mettendo in atto delle azioni ecocompatibili, come per esempio la riduzione del consumo di territorio.
Allo stesso tempo è un concetto che va molto al di là di tutto questo, perché si basa sul dare nuova vita alle comunità, affinché esse possano riappropriarsi di nuovi spazi rigenerati, giungendo ad una qualità della vita migliorata sia a livello sociale che economico.
La rigenerazione urbana si attua tramite il recupero delle zone edificate che spesso sono in disuso. Specialmente negli ultimi anni questo processo di recupero ha potuto esplicarsi attraverso l’occasione anche di promuovere delle politiche di partecipazione sociale.
Ecco perché il concetto è strettamente collegato anche a quello di housing sociale, che spiega come sia possibile mettere a disposizione di chi è più svantaggiato alcune risorse generate con l’impegno e il contributo di ciascun individuo che fa parte della comunità.
Soprattutto l’housing sociale si rivela importante per risolvere alcune criticità, come accade per esempio nel disagio abitativo.
In realtà occorrerebbe molto di più, perché servono anche quelle politiche che incentivano l’occupazione e che possano portare allo sviluppo dell’imprenditoria locale. Soltanto in questo modo si può dare nuovo slancio ad una migliore distribuzione delle risorse, per dare a tutti l’opportunità di garantirsi la stabilità abitativa e degli alloggi a condizioni migliori.
Quando parliamo di rigenerazione e riqualificazione urbana intendiamo un concetto a 360 gradi, perché essa diventa anche l’occasione per promuovere il territorio dal punto di vista culturale, economico e sociale, non trascurando gli aspetti ambientali.
In tutto questo è molto significativo il coinvolgimento di tutta la società, perché rigenerare non può voler dire soltanto trasformare il territorio dal punto di vista fisico o dal punto di vista dello spazio.
La rigenerazione urbana deve contribuire necessariamente al miglioramento anche del contesto sociale, per cui implica il coinvolgimento non soltanto di chi opera nell’edilizia, ma anche di tutte le componenti che si possono riscontrare a livello sociale, come per esempio le associazioni.
Parlando di riqualificazione urbana e di rigenerazione, come abbiamo già sottolineato, non si può fare a meno di legare il tutto con la sostenibilità ambientale. Si parla anche infatti di rigenerazione urbana sostenibile.
Infatti la riqualificazione delle città avviene con il recupero delle zone edificate in disuso, sfruttando l’occasione per riflettere su quanto sia importante attuare alcune pratiche ecocompatibili, come, per esempio (già lo abbiamo detto), la limitazione del consumo di territorio. Inoltre sarebbe di fondamentale importanza incentivare l’uso di materiali ecocompatibili per la riqualificazione degli ambienti degradati.
Tutto ciò è sottolineato anche dalle normative nazionali e regionali. Basti pensare per esempio al DL 18 aprile del 2019 numero 32, noto anche come Sblocca Cantieri, che si è posto come obiettivo fondamentale dello Stato quello di provvedere ad una riduzione del consumo di suolo incentivando la razionalizzazione del patrimonio edilizio.
Inoltre con la Legge di Bilancio 2020 sono stati previsti 8,5 miliardi di euro da assegnare ai Comuni per tutti gli anni compresi tra il 2021 e il 2034, per progetti di rigenerazione urbana che da un lato possano ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale e dall’altro per migliorare il decoro urbano e il tessuto ambientale.
Volendo essere più precisi, nel definire gli obiettivi che sono caratteristici della rigenerazione urbana, possiamo dire che essi sono tanti, in quanto questo concetto, come abbiamo già sottolineato, comprende vari aspetti. Innanzitutto c’è il processo di riqualificazione e di recupero delle aree cittadine in disuso o degradate, in modo che non siano più oggetto di marginalizzazione o di degrado sociale.
Poi ci sono gli obiettivi più specifici che riguardano l’intervento nel tessuto sociale di tutta la comunità, in modo che i componenti della comunità stessa diventino partecipi, veri e propri protagonisti della rinascita a 360 gradi del tessuto urbano. Ci sono obiettivi di carattere culturale, perché si prospetta anche una rinascita che coinvolge tutto l’assetto culturale della comunità. Inoltre non sono da dimenticare gli obiettivi volti alla sostenibilità ambientale, che si attuano attraverso la messa in atto di pratiche ecocompatibili.
Senza dubbio i vantaggi che derivano dalla riqualificazione e dalla rigenerazione urbana sono sperimentabili non soltanto a livello individuale, ma anche a livello di comunità.
Infatti la riqualificazione e la rigenerazione urbana hanno come finalità precisa quella di dare nuovo impulso alla rinascita collettiva, incentivando anche il tessuto sociale a prendere un senso di consapevolezza e di responsabilizzazione nei confronti di tutti. Ne deriva anche un impulso straordinario che può portare numerose utilità anche a livello economico. E poi in generale derivano vantaggi anche per il fatto che le città diventano più abitabili, le comunità più integrate, con spazi da vivere in comune.
In tutto questo appare davvero fondante e significativa l’azione di Homes4All, che si occupa di raccogliere fondi che vengono messi a disposizione per quanti si trovano in difficoltà dal punto di vista abitativo, con il fine ultimo di provvedere alla valorizzazione dell’intero territorio.
Il tuo contributo da questo punto di vista può diventare veramente molto importante, perché va ad avvantaggiare l’intera comunità grazie all’operato di Homes4All e dei fondi che vengono raccolti.
Investire in maniera responsabile, per far valere la tua opera di valorizzazione del territorio, attraverso una presa di coscienza importante è dunque finalmente possibile!
“Homes4all è un progetto imprenditoriale ad alto impatto sociale che coinvolge una fitta rete di investitori per affrontare l’emergenza abitativa, con un modello innovativo e l’ambizione di crescere a livello nazionale. Ne condivido la logica e lo spirito.”
“Quando ho conosciuto il Team di Homes4All ho subito percepito la loro volontà di fare qualcosa di innovativo e cercare allo stesso tempo di risolvere una situazione critica di emergenza abitativa che non sta vivendo solo Torino, ma che viene sperimentata in molte parti del mondo. Homes4All lavora su di un progetto che mira a migliorare la vita di molte famiglie”
“Homes4All è un mix perfetto tra: opportunità, iniziativa etica e rischio contenuto. Homes4All è riuscita a unire l’eticità dell’iniziativa ad un possibile ritorno per gli investitori.”
“Homes4All rispecchia le logiche degli investimenti ad impatto sociale e la componente aggregativa a rete mi attira soprattutto in un’ottica sociale e di riqualificazione territoriale”
“Da sempre attenti ad iniziative benefiche e per il sociale, consapevoli della responsabilità che l’imprenditoria ha nei confronti della propria città, abbiamo aderito con entusiasmo al progetto solidale e concreto di Homes4All, che pianifica un intervento radicato nel contesto cittadino, coinvolgendo Comune, servizi sociali ed altri attori locali.”
“Credo fermamente nel modello proposto da Homes4All per le fasce più deboli. Proprio nell’anno della Pandemia che ha messo in ginocchio milioni di famiglie, l’intervento dei privati a sostegno di ‘una casa per tutti’ è una leva straordinaria per aiutare chi ha perso il proprio nido”
“Quello che più mi ha colpito in Homes4All è la modalità partecipativa al benessere comune. Investire per evitare la povertà abitativa aiutando le persone, soprattutto in questo periodo di grande difficoltà, è stato l’aspetto che più mi ha convinta.”
L’equity crowdfunding è una forma di finanziamento di cui si sta parlando molto negli ultimi tempi.
Si tratta, volendo andare più in dettaglio, di uno strumento che oggi viene sfruttato molto nel mercato, per dare la possibilità a diversi soggetti esterni di entrare a far parte di un progetto tramite un sostegno di carattere economico.
Ci sono diversi aspetti che dobbiamo considerare anche sull’equity crowdfunding in Italia, anche perché oggi si sta affermando in maniera sempre più diffusa.
Abbiamo preparato una guida che ti spiega passo passo in che cosa consiste l’equity crowdfunding immobiliare e che ti vuole spiegare quali sono anche i vantaggi che può portare.
L’equity crowdfunding cos’è?
Ha come aspetto fondamentale quello di fare in modo che l’impresa instauri un rapporto aperto nei confronti di diversi investitori potenziali. Con i modelli tradizionali di solito i finanziamenti vengono raccolti ad uno ad uno, mentre con questa pratica ci si può rivolgere a più soggetti.
A livello pratico è possibile sostenere un’iniziativa imprenditoriale o ottenere dei finanziamenti per un’idea di investimento in cambio di una certa partecipazione azionaria.
Quindi può essere molto utile per coloro che cercano finanziamenti per la loro idea di business: in cambio di un finanziamento si cede una partecipazione azionaria e l’investitore entra a far parte con il suo sostegno dell’iniziativa imprenditoriale.
Ci troviamo di fronte ad un meccanismo molto particolare, perché, come abbiamo già specificato, in cambio di un finanziamento, l’investitore diviene parte sociale dell’impresa. Tutto si basa su un piano di definizione dei costi.
Infatti per entrare nel meccanismo l’investitore deve individuare in maniera molto chiara quali sono i termini e le condizioni che la società pone per vendere le partecipazioni.
Di solito questo “scambio” avviene tramite delle piattaforme di equity crowdfunding.
Occorre sempre valutare molto bene la vendita, perché si devono sostenere dei costi che devono essere specificati bene.
È così che è possibile attuare un piano d’impresa, i cui termini siano specificati in maniera molto chiara, soprattutto a livello finanziario. In genere la piattaforma di equity crowdfunding immobiliare implica la presenza di una sezione che può spiegare agli investitori come funziona il processo e attraverso la quale gli investitori possono ricevere informazioni più specifiche o avere dei chiarimenti.
Ricorrendo al finanziamento, gli investitori poi diventano parte dell’impresa e acquisiscono un diritto di voto. Questo diritto di voto riguarda generalmente gli aspetti fondamentali dell’impresa, però i diritti possono variare di caso in caso, quindi occorre informarsi anche da questo punto di vista.
Il contesto sociale attuale è composto da moltissime sfaccettature.
Viviamo in una realtà urbana piuttosto complessa, all’interno della quale non tutti hanno la possibilità di avere assicurata un’abitazione. Proprio per questo motivo è davvero fondamentale poter gestire alcuni valori che si basano sulla solidarietà.
Ma come deve essere inteso questo concetto?
La solidarietà si esplica sempre più come compartecipazione e come un punto di riferimento che si basa sulla condivisione di aiuti a vantaggio di chi ha meno risorse. Per questo motivo anche nel settore immobiliare viene promosso l’equity crowdfunding solidale.
In questa maniera, attraverso questa pratica, anche chi ha difficoltà economiche può mantenere comunque l’opportunità di vedere una realtà stabile dal punto di vista abitativo. Alla base c’è il concetto di rigenerazione urbana, che può portare benefici a tutta la società.
I vantaggi che si possono acquisire sono molti grazie a questa forma di partecipazione all’investimento.
Si ha un maggiore accesso alla conoscenza, che comporta un valore aggiunto all’idea di business. Infatti non si può parlare riguardo all’equity crowdfunding di vantaggi soltanto dal punto di vista economico.
Aprendosi ad un pubblico molto alto, attraverso la raccolta fondi, aumentano le probabilità di conoscere persone che riescano a mettere a disposizione anche la loro esperienza comprovata nell’ambito immobiliare che in questo caso diventa oggetto di investimento.
Si può incorrere nell’apertura di ulteriori finanziamenti, perché si attira l’attenzione anche di vari operatori del sistema finanziario. Questi sono sempre alla ricerca di investimenti che possono portare dei benefici. Quindi è possibile pure che si possano ottenere dei finanziamenti aggiuntivi a delle condizioni molto convenienti.
La piattaforma di equity crowdfunding diventa un vero e proprio sistema di marketing, anche per promuovere idee a livello immobiliare.
È come se si potesse fare una pubblicità preventiva, che può essere anche ritenuta oggetto di riflessione molto importante per comprendere fin dal primo momento se si ha di fronte un’idea che comporta una grande validità. Inoltre non bisogna trascurare i vantaggi fiscali che si possono ottenere.
Secondo il decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020, che viene denominato comunemente Decreto Rilancio e che è stato convertito in legge numero 77 del 17 luglio 2020, si può accedere a degli incentivi fiscali che derivano dal riconoscimento di una detrazione fiscale del 50%. Nello specifico gli incentivi vengono riconosciuti fino ad un importo massimo di 100.000 euro per le startup innovative e di 300.000 euro per le PMI sempre di carattere innovativo.
Si ha anche la possibilità di una deduzione del 30% per le società.
Altri vantaggi di cui possiamo parlare sono sicuramente il fatto che l’equity crowdfunding consente di poter contare su una diversificazione del portafoglio e dà la possibilità di realizzare investimenti senza intermediari.
Anche in campo immobiliare, generalmente ritenuto un settore piuttosto complesso, si può fare conto delle opportunità fornite dall’equity crowdfunding, che, soprattutto nel suo diventare solidale, riesce ad avere anche importanti forme di utilità nei confronti di chi si trova in difficoltà economica per quanto riguarda la stabilità di un’abitazione.
A ricavarne benefici non sono soltanto i singoli, ma anche le startup innovative, che possono trovare così con più facilità i finanziamenti di cui hanno bisogno per dare inizio alla loro attività e per svilupparla nel migliore dei modi anche grazie agli investimenti.
Se vuoi agire attraverso l’equity crowdfunding, puoi fare riferimento a Homes4all!
Siamo una startup innovativa che dà l’opportunità di investire nel settore immobiliare con il principale obiettivo di valorizzare il territorio. Con noi l’investimento immobiliare diventa solidale!
Puoi scoprire come investire facendo riferimento cliccando qui!
Il social housing è un’ottima opportunità che si sta diffondendo sempre di più.
È il cosiddetto fenomeno dell’edilizia sociale che anche in Italia sta prendendo sempre più piede, anche per rispondere a bisogni economici e finanziari che spesso interessano le persone.
Poiché in tutta Europa si sta protraendo un periodo di crisi economica, si sta pensando a sviluppare un concetto di edilizia sociale che si basa sempre più sullo sviluppo e sulla sostenibilità, che sono dei temi fondamentali per il social housing.
Il social housing cos’è?
Il social housing è un intervento immobiliare che può essere definito, come abbiamo già sottolineato, nell’ambito dell’edilizia sociale.
I progetti abitativi che rientrano all’interno di questa concezione intendono risolvere alcune problematiche per aiutare le persone che hanno un basso reddito.
Infatti il social housing con progetti particolari vuole approntare delle soluzioni per risolvere quello che è visto e sentito come un vero e proprio problema, ovvero l’emergenza abitativa.
Nell’ambito di questa pratica si strutturano gli accessi ad alloggi ad alta efficienza energetica, si progettano spazi condivisi sia interni che esterni, si pone come obiettivo fondamentale quello della ricerca e dell’innovazione sociale. Inoltre il social housing vuole creare delle condizioni perché possa esserci un’integrazione fruttuosa dei cittadini con il quartiere, anche attraverso la fruizione di spazi aperti condivisi.
Da questo punto di vista c’è una certa differenza con l’edilizia residenziale pubblica intesa in senso tradizionale, perché l’attenzione è sempre quella rivolta a creare una comunità ricca, venendo incontro ai bisogni della società stessa.
È molto importante la previsione di spazi e servizi comuni tra gli abitanti, per sviluppare una buona integrazione che possa portare la comunità stessa ad arricchirsi, fruendo di benefici sia individuali che di gruppo.
Con il social housing le difficoltà economiche che spesso una certa fascia della popolazione ha nel prendere in affitto una casa vengono portate al raggiungimento di una soluzione.
Quali sono per il social housing normativa e regole da tenere come punto di riferimento?
Il documento a cui ci si riallaccia è il DL del 25 giugno 2008, in particolare all’articolo 11 di quello che è noto anche come piano casa. Questa legge prevede l’impiego di fondi immobiliari e l’individuazione di categorie sociali svantaggiate a cui può essere destinata questa promozione di alloggi sociali o appartamenti in social housing.
A livello normativo la definizione dell’housing sociale è quella data dal DM 22 aprile 2008, che fa riferimento esplicito all’alloggio sociale.
Tuttavia anche questo decreto si limita a fissare soltanto dei principi di carattere generale e il social housing, pur essendo una realtà immobiliare ormai consolidata, non è stato concepito in maniera matura dal punto di vista normativo.
Teoricamente la pratica viene affrontata come se si trattasse di un affitto, con delle peculiarità che comunque bisogna conoscere. Infatti tramite il social housing le case vengono affittate con un consueto contratto di locazione, di solito stabilito in 4 anni più 4.
Naturalmente bisogna sempre distinguere tutto ciò dall’edilizia popolare.
Mentre quest’ultima assegna le case a quei cittadini che risultano avere un reddito molto basso, il social housing prende in considerazione alcuni requisiti essenziali, che sono altri che vanno oltre il basso reddito.
Infatti il social housing considera anche gli aspetti della sostenibilità abitativa, dell’efficienza energetica e dell’inclusione sociale mediante spazi condivisi.
Ci sono naturalmente anche dei requisiti da avere per poter accedere a questi tipi di affitti.
Essi si rintracciano in connessione con l’ISEE della persona o del nucleo familiare.
Di solito si considera un reddito superiore ai 15.000 euro all’anno, che comunque non sia così alto da permettere l’affitto di abitazioni a prezzo di mercato.
Infatti con il social housing si considera un prezzo di affitto calmierato, che dà opportunità anche a chi ha un reddito non molto elevato.
In genere, infatti, l’obiettivo di questo tipo di edilizia consiste nella possibilità di fornire alloggi che obbediscano a buoni standard di qualità, con un canone di affitto calmierato che non superi il 25-30% dello stipendio.
In questo modo ci si può permettere di pagare un affitto, pur non rinunciando ad una apprezzabile qualità della vita.
Non ci sono dei limiti reddituali fissi, ma in genere si prevedono delle fluttuazioni, con redditi che non superano i 30.000 euro all’anno.
A livello normativo viene prevista anche la possibilità nel social housing di acquistare degli immobili per darli in locazione secondo i criteri che abbiamo enumerato.
L’acquisto avviene come ogni consueta compravendita, anche se nel rogito devono essere indicate le regole che si rifanno a questo tipo di edilizia nel caso della locazione.
Normalmente il social housing si rivolge a nuclei familiari del ceto medio.
Si tratta di famiglie che non possono permettersi di prendere in affitto una casa a prezzo di mercato, ma che comunque hanno un reddito troppo alto per accedere ai benefici concessi dalla tradizionale edilizia popolare.
Possono essere lavoratori non assunti a tempo indeterminato, studenti, immigrati, giovani coppie, anziani che vivono condizioni economiche svantaggiate o studenti fuori sede.
Il social housing porta sicuramente dei vantaggi sia per le singole persone alle quali si rivolge sia per l’intera comunità. Lo si può vedere bene, considerando le condizioni di crisi economica che spesso caratterizzano la nostra società attuale.
Le singole persone possono usufruire di soluzioni abitative accessibili in rapporto al loro reddito. Si può trovare una soluzione alla disuguaglianza abitativa e inoltre viene sostenuta l’integrazione sociale.
Poiché il social housing si rivolge anche a considerare i principi della bioarchitettura e dell’efficienza energetica, dà anche la possibilità di contribuire al rispetto dell’ambiente, con consumi più bassi che favoriscono il risparmio energetico.
Rappresenta un’ottima opportunità per il settore immobiliare e per l’economia a livello generale.
Per investire a livello abitativo, considera anche le importanti opportunità date da Homes4all, una startup che si pone in modo innovativo nei confronti degli investitori privati, dando molte possibilità di investire nel settore immobiliare con l’obiettivo fondamentale da portare avanti che consiste nella valorizzazione del territorio.
Siamo una startup innovativa che opera nel settore dell’equity crowdfunding immobiliare.
Il nostro obiettivo è rivalutare il territorio aiutando i più deboli, chi non ha più una casa o sta per perderla.
Attraverso i fondi raccolti, Homes4all si propone di aiutare le famiglie che vivono una situazione di emergenza abitativa.
Immobiliare Sociale oggi e domani
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