BCorp Month 2023

BCorp Month 2023

Marzo è il mese delle B Corp. B Corp è una importante certificazione internazionale che attesta l’elevata qualità delle attività di un’azienda il cui modello di business prevede che il perseguimento degli obiettivi economici proceda di pari passo con quello degli obiettivi di responsabilità ambientale e sociale. 

Nel processo di certificazione Homes4All si è contraddistinta, oltre che per il suo impegno nella rigenerazione urbana e nella riduzione dell’emergenza abitativa, per la dotazione di indicatori di monitoraggio rispetto al raggiungimento degli obiettivi sociali fissati che per noi sono stabilità abitativa, aumento dell’accessibilità, miglioramento del benessere e dell’empowerment personale e familiare. 

Nel processo di certificazione, terminato nel 2022, sono stati premiati in particolare il nostro contributo in favore della comunità di appartenenza e di intervento, l’attenzione all’ambiente e alle politiche di responsabilità, l’equità e trasparenza della governance societaria. 

L’essere B Corp quindi comporta un #ContinuoImpegno verso nuovi criteri per misurare il vero valore che produciamo. Verso un’evoluzione continua delle nostre pratiche e dei processi. Verso un nuovo equilibrio tra vocazione e profitto. Verso una cultura basata sull’inclusione e sulla rigenerazione. 

È un cammino che non è terminato con il raggiungimento della certificazione ma prosegue ogni giorno nel rispondere al meglio alle sfide sociali ed ambientali per rendere le nostre città più sicure, durature e sostenibili. In quanto azienda B Corp abbiamo scelto di misurare il nostro impatto, ambientale e sociale, e di impegnarci a migliorarlo costantemente.  

Essere B Corp significa aver compreso che solo agendo in modo interdipendente potremo prosperare e garantire il benessere delle persone e del pianeta. Ecco perché ci impegniamo continuamente per sostenere le comunità attraverso iniziative che coinvolgono una solida rete di partner locali per rendere più capillare l’efficacia delle nostre azioni. 

Far parte della community di B Corp significa #ContinuoImpegno insieme alle oltre 6000 B Corp nel mondo – di cui più di 220 in Italia – per affrontare le sfide globali attraverso azioni che collettivamente possano generare degli impatti positivi. Siamo orgogliosi di essere parte di questa grande rete il cui obiettivo è realizzare un paradigma economico inclusivo, equo e rigenerativo. 

Anche tu puoi supportare questo movimento. Durante e oltre il BCorpMonth. 

Scopri come -> WeAreStarting 

Finanza responsabile e investimento a impatto

Finanza responsabile e investimento a impatto

“Iniziano ad emergere i primi segni di una definizione consensuale di finanza d’impatto e si basano su tre pilastri: intenzionalità, addizionalità e misurazione dell’impatto” 

Cyrille Langendorff
Presidente del French National Advisory Board, vice-presidente internazionale di FAIR, Direttore associato di Phitrust  

La finanza responsabile sta assumendo un ruolo sempre più centrale nell’evoluzione del mercato e quindi per le scelte delle aziende che competeranno non solo sul profitto ma anche sulla performance di impatto. Non solo: sarà cruciale anche per gli investitori sempre più attenti alle correlazioni tra la crescita degli utili e impatti generati 

A testimoniarlo l’attività di importanti enti che come l’International Sustainability Standards Board sta lavorando alla standardizzazione delle metriche quantitative degli impatti e dell’International Foundation for Valuing Impact (IFVI) che invece ne sta standardizzando i coefficienti di valutazione monetaria.  

“Le economie d’impatto sono l’unico modo in grado di far emergere soluzioni all’altezza delle grandi sfide ecologiche e sociali che dobbiamo affrontare.” 

Ronald Cohen, Presidente della International Foundation for Valuing Impact (IFVI), del Global Steering Group for Impact Investment, dell’Impact-Weighted Accounts Initiative (Harvard Business School), co-fondatore e presidente di Bridges Fund Management.  

Puoi scoprire di più su come la finanza sostenibile stia trasformando l’orizzonte economico in Europa e negli USA in questo interessante articolo pubblicato su Revue Banque – rivista della Federazione Bancaria Francese – a cura di Bernard Cherlonneix, amministratore di Habitat&Humanisme, importante associazione francese che si occupa di fornire alloggi accessibile e degni e che lotta per superare l’esclusione sia sociale che geografica delle persone in difficoltà. 

Autorevoli le voci degli intervistati tra cui Cyrille Langendorff, Direttore associato di Phitrust, società francese pioniera dell’impact investing. 

Siamo lieti che Homes4All stia avviando una collaborazione con queste importanti realtà francesi: una significativa cooperazione europea per generare impatti sempre più durevoli per la nostra società. 

Homes4All in equity crowdfunding!

Homes4All in equity crowdfunding!

“Un modello di business che fa la differenza”

Equity crowdfunding e finanza etica, governance partecipativa e rigenerazione urbana: sono tanti i temi che sono stati affrontati ieri nella video intervista su Startup-News al nostro presidente Giorgio Mosci e al direttore Federico Disegni.

Puoi vedere qui la registrazione per scoprire tutte le opportunità e i numeri del social housing: un sistema efficiente per affrontare l’emergenza abitativa e generare un guadagno!

Fragilitalia 2022: una sfida per il futuro

Fragilitalia 2022: una sfida per il futuro

Secondo il report “Fragilitalia 2022” di Area Studi Legacoop-Ipsos quasi 8 italiani su 10 esprimono un giudizio fortemente negativo sulla situazione economica del Paese. 

Una fotografia tutt’altro che ottimista quella che chiude l’anno appena concluso: la percezione degli italiani sul contesto economico e sociale esprime sfiducia secondo la ricerca condotta, con un trend in crescita negativa per quel che riguarda i giudizi sull’anno che ci aspetta. Molti hanno paura di perdere il lavoro e la guerra in Ucraina e l’inflazione – in crescita all’11,9% su base annua secondo le stime Istat – di certo non aiutano.   

4 italiani su 10 ritengono che la situazione economica della loro famiglia peggiorerà nei prossimi mesi e ben il 66% si percepisce in una condizione sociale di disagio: il 39%, infatti, si colloca in un ceto medio in discesa con un reddito che non consente lussi; il 15% nel ceto fragile con difficoltà ad arrivare a fine mese; l’11% nella classe più bassa con la percezione di avere meno del necessario o di sentirsi povero, considerando mediamente un reddito pro capite inferiore ai 1000 euro per considerarsi tali. 

Fasce sempre più ampie di popolazione si sentono povere, fragili, precarie, esposte a incertezze che prevedono fosche e a un futuro che le spaventa” dichiara il presidente di Legacoop Mauro Lusetti. “Abbiamo detto più volte che servono politiche urgenti, da ‘stato di emergenza’, non solamente per difendere l’economia, ma per proteggere le nostre comunità, rallentare il propagarsi di questa paura sociale che può diventare rabbia sociale. Non esiste alcuno sviluppo economico senza la fiducia che le cose possano migliorare”.  

È sorprendente la spaccatura che emerge dal rapporto per cui solo la metà degli italiani si sente parte della società di oggi. In più solo il 14% dichiara di vivere in una casa in buone condizioni e solo 1 su 10 di vivere una casa sufficientemente grande per la famiglia. Anche il rapporto di Federproprietà – Censis “Gli italiani e la casa 2022” conferma tale percezioni, indicando circa il 6% delle famiglie italiane in una condizione di deprivazione abitativa.  

Per far fronte a questa condizione di emergenza abitativa, e non solo, Homes4All ogni giorno si impegna grazie alla sua rete di investitori a impatto sociale nell’assicurare abitazioni adeguate a prezzi sostenibili. Il social housing può essere la giusta risposta alla domanda proveniente da uno spettro sempre più ampio e diversificato di società.

Sostienici anche tu: insieme si può cambiare! Entra a far parte della nostra rete di investitori e partecipa alla nostra campagna di equity crowdfunding: un modo diverso per tutelare le tue risorse evitando anche il rischio che esse perdano valore a causa dell’inflazione. Una casa per tutti, un rendimento per te!

INVESTI, GUADAGNI, AIUTI
www.wearestarting.it/offering/homes4all

“Dove nasce il futuro” – Web Summit Lisbon 2022

“Dove nasce il futuro” – Web Summit Lisbon 2022

Where the future goes to be born”.
Così alcune tra le maggiori testate giornalistiche internazionali descrivono il Web Summit, evento che riunisce per 4 giorni il mondo dell’innovazione e del tech 

Siamo entusiasti di annunciarvi che anche Homes4All sarà presente all’evento, in quanto è stata selezionata tra le startup innovative che a livello mondiale si distinguono per il loro potenziale, unicità e prospettiva di cambiamento.  

Oltre 70.000 iscritti da 160 nazioni, più di 2.000 startup e quasi 1000 relatori per questo summit che ogni anno registra numeri da capogiro. Tanto interesse è sicuramente legato alla qualità dei partecipanti, ma anche alle imparagonabili possibilità di network. Condividere idee e know-how, incontrare possibili partner per il proprio business nonché possibili investitori, o ricevere consigli da esperti del settore, sono tra le occasioni riservate a chi interviene. 

Non solo una conferenza dunque. Dal primo al quattro Novembre a Lisbona imprese, startup, ma anche policymakers, avranno l’occasione di confrontarsi e dibattere partendo da una semplice domanda: “E ora cosa faremo?”. Si cercherà in maniera collettiva di trovare risposte creative e innovative alle sfide globali e che interessano nello specifico il mondo tech e business. Si parlerà di sostenibilità, politica, finanza, ma anche data science, design, cambiamenti climatici, salute, marketing, media e comunicazione. 

Parteciperemo oltre che per presentare la nostra startup, per lasciarci ispirare da contenuti inediti e portare a casa nuove competenze per rendere ancora più efficaci le nostre azioni sul territorio. 

Allo stesso tempo cercheremo di far conoscere globalmente la nostra realtà, condividendo il nostro messaggio e cercando di rendere il nostro modello sempre più scalabile e replicabile 

Grazie al vostro contributo siamo arrivati dove siamo ora, grazie alle 130 persone che hanno già scelto di fare un investimento responsabile, etico e sostenibile. 

 

COHOUSING: Un’opportunità di aiuto reciproco!

COHOUSING: Un’opportunità di aiuto reciproco!

Il condominio solidale rientra perfettamente all’interno del concetto di coabitazione solidale o di cohousing.
Con il termine cohousing (che in italiano può essere tradotto con coresidenza) ci si riferisce ad un insieme di alloggi privati che hanno in più anche degli spazi comuni.
Questi spazi, che possono essere al chiuso o all’aperto, vengono usati collettivamente: tra questi cucine, lavanderie, spazi polifunzionali, spazi per bambini, palestre, piscine, biblioteche e molte altre tipologie che possono essere sfruttate da chi abita il cohousing. Oltre agli spazi comuni un’altra particolarità è la presenza di servizi condivisi, come la portineria, i laboratori, le foresterie e molto altro.

lChe cos’è un cohousing

Il condominio solidale è una specie di condominio formato da gruppi di vicini che partecipano ad uno stesso progetto.
Ciascuno di questi partecipanti ha una singola abitazione, ma condivide con gli altri spazi, valori e tempi.
Una cohousing si fonda sull’organizzazione tramite tante abitazioni private che hanno i servizi essenziali e poi sull’aggiunta di spazi comuni sia all’interno che all’esterno, che vengono utilizzati da tutti.
Quindi possono essere delle sale per mangiare tutti insieme, per organizzare dei laboratori oppure degli angoli per bambini, degli orti o lo spazio per la lavanderia.

lCome funziona

Oggi sempre più ci possiamo accorgere che è difficile trovare una rete sociale solidale.
Spesso le famiglie e le singole persone sono impegnate in una gestione dei ritmi quotidiani molto frenetici ed hanno poco tempo da dedicare anche agli altri.
Proprio questo problema della gestione dei tempi ci fa vedere come ci sia una questione da affrontare anche nella gestione delle relazioni umane.
Invece il progetto di condivisione attraverso il cohousing vuole promuovere lo spirito di cooperazione fra le persone che abitano insieme condividendo spazi.
In questo modo è più facile trovare delle occasioni per gestire le difficoltà e per trovare insieme delle soluzioni che si rivelino efficaci.
All’interno del condominio solidale ci può essere la figura del facilitatore, molto importante per gestire eventuali rivalità e opposizioni e per incoraggiare i più timidi.
A livello pratico il facilitatore ha il compito importante di essere un punto di riferimento sicuro e neutrale.
Vivere in cohousing significa rispondere alle esigenze che nascono spesso da un bisogno sociale.
Queste esperienze non sono molto diffuse in Italia, ma nascono soprattutto in Scandinavia e poi si sono diffuse presto in quasi tutti i Paesi del Nord Europa.
In Italia però ultimamente si stanno sviluppando dei veri e propri villaggi cohousing.
Vivendo nel condominio solidale, abbiamo l’occasione di ridurre lo stress, di dividerci tra lavoro, famiglia e impegni di diverso genere.

lQuali sono gli obiettivi del cohousing

Vediamo quali sono gli obiettivi fondamentali su cui si basa il  cohousing
Possiamo identificare questi obiettivi come le regole principali su cui si basa il cohousing.
Innanzitutto abbiamo a che fare con un progetto partecipato, perché la scelta dei servizi e degli spazi da condividere passa fin dall’inizio dalle azioni e dalle decisioni dei futuri abitanti del condominio solidale.
I futuri abitanti possono scegliere anche il vicinato, aggregandosi, promuovendo la coabitazione.
Il fatto stesso di gestire in sé un progetto è un modo per essere accomunati.
I villaggi di cohousing sono amministrati direttamente dagli abitanti.
Spetta a loro infatti il compito della gestione e della manutenzione degli spazi comuni.
Le comunità che vivono all’interno del condominio solidale non sono divise da principi ideologici, religiosi o sociali, perché semplicemente questi non vengono fatti prevalere.
I vari ruoli e le varie responsabilità si definiscono come suddivisione di compiti fra pari, perché non esiste una gerarchia.
Il cohousing mette a disposizione degli ambienti sicuri, collaborativi, che sono adatti anche ai bambini e agli anziani.
Fa leva sul rispetto degli spazi, della privacy, perché comunque ci sono delle abitazioni private all’interno delle quali ciascuno può trovare un modo per coniugare la vita privata con quella comunitaria.
Quella del cohousing è insomma una struttura che pensa alla socialità e alla solidarietà, facilitando i rapporti di amicizia e di vicinato.
Anche le scelte architettoniche e di design sono ben precise, perché rispondono all’esigenza di rafforzare il senso di appartenenza ad un gruppo.

lVantaggi

Perché si sceglie di vivere in un condominio solidale?
Le ragioni possono essere tante, soprattutto considerando i vantaggi che queste strutture riescono ad apportare.
Costi: sebbene il cohousing non coincida necessariamente con il social housing, presenta comunque dei vantaggi economici. I costi relativi all’abitazione nei progetti di Homers, ad esempio, sono mediamente inferiori del 10% rispetto ai prezzi di mercato.
Risparmio energetico: il risparmio energetico dipende chiaramente dagli spazi che si vanno a condividere e quindi può variare a seconda del progetto di cohousing. Si stima un risparmio medio intorno al 15%. Bisogna, però, tenere presente che i costi legati all’installazione e alla manutenzione di fonti di energia rinnovabili – quali ad esempio i pannelli solari – possono essere condivisi fra i vari cohousers, aumentando di molto il risparmio economico sulle spese sostenute.
Socialità: è ormai noto che la società stia affrontando delle nuove dinamiche di frammentazione che si riflettono in situazioni di forte solitudine : si pensi solo al crescente numero di famiglie mononucleari.
Per rispondere a questa contingenza, il cohousing si pone come una possibile soluzione, creando nuove forme di socialità e di vicinato attivo.
Design: i progetti di cohousing di Homers, vengono sviluppati su misura, basandosi sulle specifiche richieste ed esigenze dei cohousers che si confrontano direttamente con designer e architetti per il loro sviluppo. Si tratta quindi di un processo chiamato progettazione partecipata.
Professionalità: i progetti vengono seguiti da professionisti ed esperti del settore quali architetti, esperti immobiliari e community manager che, durante le varie fasi, dialogano con i futuri occupanti per gestire al meglio le varie esigenze e creare una struttura di successo e che sia in linea con le loro necessità. Spesso può esserci anche una figura di mediatore che serve per far dialogare meglio le parti.
Appartenenza ad una comunità: condividere gli spazi comuni e il design degli stessi, facilita molto il senso di appartenenza da parte degli abitanti ad una vera e propria comunità. Questo si riflette poi nella possibile collaborazione nello svolgimento delle attività quotidiane, oltre che nella gestione condivisa degli spazi comuni.