Secondo la ricerca realizzata da Nativa in collaborazione con Intesa Sanpaolo, tra il 2019 e il 2023, le imprese che hanno inserito obiettivi ESG hanno visto crescere di più il fatturato ed Ebitda rispetto a chi non lo ha fatto.
In Italia, a fine 2023 erano 3.619 le aziende che hanno scelto di inserire le finalità di impatto sociale e ambientale nel proprio statuto a integrazione dell’obiettivo di profitto, con un valore della produzione cumulato pari a oltre 40 miliardi di euro e un capitale umano che conta più di 180.000 persone.
Dal confronto con un campione rappresentativo di 15 mila imprese non Benefit è emerso come le società Benefit mostrino una dinamica migliore nella crescita del fatturato, con un incremento del +37% rispetto al +18% delle non Benefit. Un trend che si conferma per tutti i principali settori analizzati.
La fotografia che emerge è quella di un gruppo di aziende dinamiche capaci di riconoscere maggiormente il valore del capitale umano e, al contempo, avere una migliore ridistribuzione di ricchezza tra i lavoratori.
Tutti questi risultati identificano la Società Benefit come un’evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale e una concreta espressione di innovazione. Noi crediamo molto in questo modo di fare impresa etico, responsabile e competitivo.
“Per noi la sostenibilità non è solo un buon investimento dal punto di vista immobiliare: è il cuore della nostra mission aziendale”.
Mario Montalcini, CEO Homes4All
In città che stanno cambiando spinte da nuovi obiettivi di sostenibilità, è fondamentale ‘fare impresa’ integrando i criteri ESG nel proprio modello. Bisogna pensare alla tutela dell’ambiente – sono ormai sempre più evidenti le conseguenze che stanno avendo i cambiamenti climatici – ma ancora di più bisogna considerare, e includere in maniera strategica nei piani di sviluppo aziendale, le esigenze delle persone che abitano le nostre città. Quale dovrebbe essere quindi il ruolo dell’investitore immobiliare ESG oriented? Come certificare se un progetto può definirsi un investimento sostenibile?
Testimonianze internazionali rivelano che nel real estate sta sempre più crescendo la consapevolezza che come e su cosa investire gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità della vita delle persone. “I fattori sociali sono estremamente rilevanti per le nostre analisi di investimento. Un atteggiamento che si riflette nelle nostre attività di Corporate Social Responsibility (CSR), soprattutto riguardo alla promozione della salute e del benessere di chi vive nelle nostre proprietà. Non dico nulla di nuovo sottolineando che il settore immobiliare riveste un’influenza diretta sulla vita quotidiana delle persone: dopotutto, trascorriamo il 90% della nostra vita all’interno di un edificio” dichiara Stéphane Villemain – CSR Vice President di Ivanhoé Cambridge, investitore e sviluppatore immobiliare canadese con asset internazionali.
L’importanza di investire nel benessere delle comunità è testimoniata dalle numerose certificazioni che attestano la qualità dei progetti messi in atto, non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale. La certificazione LEED for Community, ad esempio, analizza la sostenibilità di materiali e tecniche costruttive impiegate, l’impatto ambientale degli edifici e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Da sottolineare che la qualità della vita è uno degli otto parametri che influenzano il rilascio della certificazione.
Il riconoscimento WELL Community Standard, invece, analizza gli spazi costruiti dal punto di vista della comunità che li abita considerando tutto ciò che riguarda i movimenti delle persone nello spazio insieme alla possibilità di avere aria pulita, acqua di buona qualità, accesso a cibo sano, o ancora l’opportunità di partecipare a eventi sociali in aree pensate per migliorare la salute e il benessere delle persone. Entrambe le certificazioni sono verificate dal Green Business Certification Inc. (GBCI). Per raggiungere elevate performance ESG un progetto quindi dovrebbe tener conto di aspetti green come la riduzione dell’impronta di carbonio e del consumo energetico, ma anche aspetti sociali come l’accesso ai servizi e più in generale le condizioni che favoriscono il buon vivere. Con questo mix tra sostenibilità e benessere ci si allinea anche a quelle che sono le aspettative dunque degli stakeholder, sempre più orientati a investire in questo senso anche nel lungo periodo.
Per noi di Homes4All il coinvolgimento degli stakeholder è parte integrante del nostro lavoro quotidiano, attraverso un costante dialogo con affittuari, partner aziendali, dipendenti, rappresentanti della comunità, fornitori e soprattutto finanziatori e soci. Stiamo anche lavorando su modalità di analisi e misurazione dell’impatto sociale dei nostri edifici e delle nostre iniziative, in collaborazione con Fondazione Impact Housing che sta definendo dei parametri che possano certificare la qualità ESG con diversi partner europei. Siamo fiduciosi che questa attività innovativa sarà capace di attrarre sempre più lungimiranti investimenti a impatto.
Un impegno vero nella lotta contro le disuguaglianze
Siamo orgogliosi di annunciare che Homes4All si è aggiudicata il prestigioso Premio Oxfam Italia per il suo contributo nel creare – come recita la motivazione – “con fatti e mattoni una concreta alternativa alla gestione pubblica, e non solo, del problema dell’abitare”.
Ogni anno Oxfam Italia, associazione da sempre impegnata nella lotta contro le disuguaglianze, attribuisce un #riconoscimento pubblico a chi con il proprio lavoro ha lasciato un segno, dimostrando che è possibile combattere la #disuguaglianza generando un impatto positivo per le comunità, in Italia e nel mondo.
Il premio è stato ritirato dal nostro Marco Tabbia, durante la cerimonia “Combattere la disuguaglianza – Si può fare” tenutasi nella splendida cornice della Libreria Giunti di Firenze. Questo riconoscimento sottolinea l’impegno di Homes4All nel creare soluzioni accessibili e sostenibili per persone e famiglie in difficoltà, in particolare in contesti di vulnerabilità economica che ostacolano l’accesso alla casa.
L’evento ha ospitato figure di spicco come don Luigi Ciotti di Libera, con due giorni di confronto e condivisione che hanno visto la partecipazione di oltre 2.500 persone.
La recente ricerca dell’Osservatorio Affitti, condotta da Nomisma per conto di CRIF, mette in luce un cambiamento significativo nel comportamento delle famiglie italiane di fronte al mercato immobiliare. La perdita del potere d’acquisto e il rialzo dei tassi spingono sempre più persone a considerare l’affitto come un’alternativa all’acquisto della casa.
Le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finanziare l’acquisto di una casa hanno fatto spostare il 7,3% della domanda dall’acquisto all’affitto, accentuando la pressione sul comparto. Questo fenomeno è particolarmente evidente tra le famiglie monogenitoriali, i disoccupati, gli operai e i pensionati. Il trend sarà in crescita se si considerano anche gli sviluppi sociodemografici del Paese per cui si stima come entro il 2040, quasi il 39% delle famiglie sarà composto da persone sole che andranno a coprire una fetta crescente del mercato degli affitti.
D’altra parte, chi possiede più di un’abitazione vede nell’affitto un’opportunità per integrare il proprio reddito (il 61% dei proprietari). Tuttavia, questi locatori richiedono sempre più garanzie dagli affittuari, come il deposito cauzionale, un must nell’80% dei casi, e, in molti casi, una garanzia da parte di un parente. Chi possiede un’unica abitazione spesso preferisce gli affitti brevi, per i minori vincoli e le difficoltà legate agli sfratti. Gli operatori del settore prevedono che nei primi sei mesi del 2024 ci sarà un calo delle compravendite, mentre il mercato degli affitti rimarrà stabile sia per i contratti che per i canoni.
Quali soluzioni?
L’attuale scenario immobiliare riflette una sempre crescente preferenza verso soluzioni flessibili. Noi di Homes4All realizziamo un modello che risponde al bisogno abitativo offrendo alloggi adeguati ad un canone concordato e proporzionato al reddito e, allo stesso tempo, garantisce ai proprietari di immobili una rendita equa e sicura.
Dall’Italia all’Irlanda, dalla Francia alla Polonia: tutti i paesi europei stanno affrontando una crisi abitativa.
In tutto il continente sempre più persone faticano a trovare una casa o vivono in situazioni abitative precarie. Il mercato immobiliare è distorto dall’aumento dei tassi d’interesse e dai costi di costruzione, e trovare un affitto accessibile in alcune città è un’impresa quasi impossibile. Quello che fino a poco tempo fa era un problema di alcuni paesi, ora si è esteso a tutta l’Europa, che è alle prese con la più grave crisi abitativa degli ultimi decenni.
Nonostante la dichiarazione di Lisbona impegni i paesi europei a garantire il diritto alla casa e ad eliminare la percentuale di senzatetto al zero percento entro il 2030, il numero è progressivamente cresciuto. Ogni notte in Europa, una popolazione paragonabile a quella di una città come Marsiglia o Torino è senza casa. Non si tratta esclusivamente di persone in condizioni di povertà assoluta anzi, in molti casi, il problema tocca persone con un lavoro, che però devono scegliere tra la spesa e l’affitto perché i loro stipendi non bastano più a tenere il passo con l’aumento del costo della vita. Sebbene, la qualità media delle abitazioni sia migliorata costantemente negli ultimi vent’anni, le abitazioni inadatte, isolate, non funzionali e anguste rimangono una realtà per milioni di europei che si confrontano con un’offerta abitativa inaccessibile e inadeguata.
La Finlandia: modello virtuoso
Grazie a politiche di Housing First, un modello innovativo di intervento nell’ambito delle politiche sociali per il contrasto alla grave marginalità sociale, basato sull’inserimento di persone senzatetto in singoli appartamenti indipendenti, il Paese ha segnato un cambio di paradigma rispetto al passato e allo scopo di favorirne uno stato di benessere dignitoso e forme di reintegrazione sociale
Si affronta l’esclusione sociale a partire dal riconoscimento del diritto alla casa come diritto umano di base e dal riconoscimento della libertà di autodeterminazione della persona. Il governo ha così investito nella costruzione e ristrutturazione di abitazioni sociali. La politica di investimenti, oltre a favorire la diminuzione dei senzatetto, ha più che compensato una considerevole riduzione dei costi legati all’assistenzialismo con un risparmio stimato di 10.000 € all’anno per persona.
Quali possibili soluzioni?
Politiche abitative adeguate di lungo periodo congiuntamente all’impact investing, ovvero investimenti finanziari privati in ambito abitativo, finalizzati a generare impatto positivo economico, sociale e ambientale, possono portare a una progressiva riduzione del fenomeno. Grazie al contributo dei nostri soci, Homes4All sta sperimentando modelli virtuosi che portano a incrementare il numero di soluzioni abitative a impatto.
“Il caso della Finlandia ci insegna che l’inversione di tendenza richiede tempo e che solo con politiche costanti sulla casa di 15-20 anni e l’apporto dell’impact housing è possibile ridurre se non eliminare il fenomeno.”
Freek Spinnewijn,
Direttore FEANTSA, European Federation of National Organisations Working with the Homeless.
Il reporting sulla sostenibilità è diventato un aspetto cruciale per le aziende che vogliono dimostrare il proprio impegno verso un futuro più sostenibile. Anche la nostra Società Benefit B Corp ha deciso di misurare l’impatto sociale delle sue attività e comunicare in modo trasparente i progressi verso tutti gli stakeholder.
Una strategia di sostenibilità per essere efficace deve stabilire degli obiettivi specifici, misurabili e con scadenze precise. Homes4All mira a costruire un’offerta immobiliare di impact housing che sia adeguata e funzionale e per questo ha deciso di perseguire obiettivi sociali il cui raggiungimento viene monitorato dunque attraverso appositi indicatori SMART. Gli outcome, ossia i cambiamenti generati dalle nostre attività, che abbiamo scelto di valutare e misurare sono:
1. Aumento dell’accessibilità
Garantire l’accesso alla casa in termini economici grazie ai canoni agevolati e alla riduzione dei tempi di attesa
2. Stabilità abitativa
La capacità e la possibilità di rimanere nella medesima abitazione almeno per tre anni consecutivi.
3. Miglioramento del benessere
Inteso come il superamento di altri disagi,oltre a quello abitativo, seppur correlati.
4. Empowerment
Attraverso attività di accompagnamento sociale che prevedono la definizione di progetti personalizzati e la sottoscrizione di patti di responsabilità.
5. Saving
Ovvero il risparmio complessivo per la pubblica amministrazione in relazione a famiglie di beneficiari incapienti o parzialmente capienti rispetto ad altre modalità di assistenza.
Nell’ultimo anno, Homes4All ha ottenuto risultati significativi nella lotta all’emergenza abitativa e nella rigenerazione degli immobili, con un occhio di riguardo alla transizione ecologica. All’interno di un contesto italiano dove il 7% del patrimonio immobiliare a uso sociale resta sfitto (circa 55 mila abitazioni) e il 48% delle richieste di alloggio popolare attende 10 anni, il modello Homes4All dimostra che un cambiamento positivo è possibile.
Il 2023 in numeri
Le storie
Soffermandoci sul miglioramento del benessere e dell’empowerment personale e familiare, se da una parte non si dispone ancora di metriche quantitative e comparabili negli anni, che nell’ambito dell’impatto sociale richiedono un investimento di risorse per la raccolta e la rielaborazione dei dati, dall’altra disponiamo invece di numerose evidenze qualitative, raccolte attraverso i questionari sottoposti agli inquilini al momento dell’ingresso, dopo 12 mesi e dopo 3 anni.
Con l’obiettivo di integrare la valutazione d’impatto sociale, ampliando così la comprensione delle esperienze personali e dei cambiamenti generati da Homes4All, si è scelto di utilizzare il “Metodo Narrativo”. Un metodo con una sua disciplina, una sua fondatezza e innovativo nell’approccio alla valutazione dell’impatto sociale, che si concentra sulle narrazioni personali e sulle storie di vita dei soggetti coinvolti.
Le storie personali di individui che hanno tratto beneficio da attività con un forte impatto sociale offrono una finestra viva e tangibile sul cambiamento che queste iniziative hanno generato. Attraverso domande aperte, si possono acquisire dettagli sulle sfide affrontate e sui momenti chiave di cambiamento, delineando in che modo il progetto o l’attività ha positivamente influenzato la vita delle persone coinvolte.
LA FAMIGLIA FELICITA
La famiglia Felicita è costituita da due figli minori e una donna, Irene, entrata nel progetto nel 2022, poco dopo una separazione e la perdita della casa. Il supporto del progetto è stato fondamentale nel trovare un appartamento adatto alle sue esigenze di spazio e costo, e nel sostenerla nella gestione quotidiana dell’immobile. I suoi rapporti con il vicinato sono positivi.
Grazie al progetto, Irene ha ricevuto un contributo che le ha permesso di gestire un debito pregresso per le utenze del gas senza un impatto significativo sulle entrate della famiglia e nonostante alcune difficoltà di salute, è riuscita a trovare un nuovo impiego più adatto alle sue esigenze familiari e di salute. Sostenuta dall’operatrice del progetto, Irene sta cercando corsi online per migliorare le sue competenze e trovare opportunità di lavoro part-time aggiuntive.
Nonostante le difficoltà iniziali, sia emotive sia pratiche, Irene e i suoi figli stanno ritrovando serenità e fiducia. Irene è focalizzata nel trovare opportunità lavorative che le consentano entrate più consistenti e la possibilità di trasferirsi in una casa più grande.
MARTIN
Martin è un adulto che si ritrova solo dopo aver lasciato un centro per rifugiati, sta vivendo la sua prima esperienza in un appartamento. Fin dall’inizio, ha manifestato sentimenti positivi, ritenendosi estremamente fortunato per aver trovato rapidamente, grazie a Homes4All, una casa accogliente con spazi e arredamento adatti alle sue esigenze, a differenza dei suoi amici che cercano invano per mesi.
Il rapporto con l’operatrice di riferimento è stato subito positivo, consentendo uno scambio formativo prezioso per migliorare le sue competenze per la vita indipendente. Le relazioni con il vicinato e la proprietà sono altrettanto positive.
Grazie al progetto, Martin ha acquisito una maggiore comprensione delle questioni come la tassa sui rifiuti e le forniture energetiche della casa, argomenti che lo interessano molto e per i quali è molto motivato a comprendere appieno i meccanismi.
Essere B Corp
Homes4All è certificata B Corp dal 2022, entrando così a far parte di un movimento globale di imprese che vedono il business come uno strumento per generare impatto. Le B Corp sono imprese convinte che la propria finalità non si esaurisca nel profitto, ma lavorano per massimizzare il proprio impatto positivo verso le comunità in cui operano, l’ambiente o i dipendenti usando il business come forza rigeneratrice per la società e per il benessere del pianeta.
In funzione della certificazione B Corp Homes4All ha adottato lo standard di valutazione internazionale Benefit Impact Assessment. Questo processo di valutazione prende in considerazione cinque categorie fondamentali, offrendo uno sguardo approfondito sull’impegno dell’azienda verso una gestione etica e sostenibile.
Le cinque aree di misurazione sono:
– Governance
– Lavoratori
– Clienti
– Comunità
– Ambiente.
SROI
L’indice SROI (Social Return on Investment) permette di costruire un racconto del cambiamento sociale generato attraverso un percorso partecipativo, qualitativo e quantitativo. Ci consente di migliorare la nostra strategia di comunicazione e accountability, aumentare la trasparenza nell’utilizzo delle risorse e attrarre nuovi capitali potendo dimostrare la validità del nostro operato.
L’indice SROI dunque può essere interpretato come un indice di efficienza, in quanto misura la capacità di Homes4all di trasformare le risorse investite in azioni capaci di generare un ritorno sociale. Un indicatore chiaro dell’impatto sociale ed economico delle nostre attività su beneficiari e stakeholder.
Nel corso del 2023 Homes4All ha generato un ritorno sociale di 3,24€ ogni 1,00€ investito. Tale risultato conferma l’elevato ritorno in termini di valore sociale del supporto generato da Homes4All per aiutare le famiglie in situazioni di difficoltà o emergenza abitativa.
Recent Comments