Alberto Banchero – AD Bancherocosta Genova

Alberto Banchero – AD Bancherocosta Genova

“Da sempre attenti ad iniziative benefiche e per il sociale, consapevoli della responsabilità che l’imprenditoria ha nei confronti della propria città, abbiamo aderito con entusiasmo al progetto solidale e concreto di Homes4All, che pianifica un intervento radicato nel contesto cittadino, coinvolgendo Comune, servizi sociali ed altri attori locali.”

Equity Crowdfunding Immobiliare: Che Cos’è, Come Funziona e Quando diventa Solidale

Equity Crowdfunding Immobiliare: Che Cos’è, Come Funziona e Quando diventa Solidale

L’equity crowdfunding è una forma di finanziamento di cui si sta parlando molto negli ultimi tempi.

Si tratta, volendo andare più in dettaglio, di uno strumento che oggi viene sfruttato molto nel mercato, per dare la possibilità a diversi soggetti esterni di entrare a far parte di un progetto tramite un sostegno di carattere economico.

Ci sono diversi aspetti che dobbiamo considerare anche sull’equity crowdfunding in Italia, anche perché oggi si sta affermando in maniera sempre più diffusa.

Abbiamo preparato una guida che ti spiega passo passo in che cosa consiste l’equity crowdfunding immobiliare e che ti vuole spiegare quali sono anche i vantaggi che può portare.

Che cos’è l’equity crowdfunding immobiliare

L’equity crowdfunding cos’è?

Ha come aspetto fondamentale quello di fare in modo che l’impresa instauri un rapporto aperto nei confronti di diversi investitori potenziali. Con i modelli tradizionali di solito i finanziamenti vengono raccolti ad uno ad uno, mentre con questa pratica ci si può rivolgere a più soggetti.

A livello pratico è possibile sostenere un’iniziativa imprenditoriale o ottenere dei finanziamenti per un’idea di investimento in cambio di una certa partecipazione azionaria.

Quindi può essere molto utile per coloro che cercano finanziamenti per la loro idea di business: in cambio di un finanziamento si cede una partecipazione azionaria e l’investitore entra a far parte con il suo sostegno dell’iniziativa imprenditoriale.

Come funziona

Ci troviamo di fronte ad un meccanismo molto particolare, perché, come abbiamo già specificato, in cambio di un finanziamento, l’investitore diviene parte sociale dell’impresa. Tutto si basa su un piano di definizione dei costi.

Infatti per entrare nel meccanismo l’investitore deve individuare in maniera molto chiara quali sono i termini e le condizioni che la società pone per vendere le partecipazioni.

Di solito questo “scambio” avviene tramite delle piattaforme di equity crowdfunding.

Occorre sempre valutare molto bene la vendita, perché si devono sostenere dei costi che devono essere specificati bene.

È così che è possibile attuare un piano d’impresa, i cui termini siano specificati in maniera molto chiara, soprattutto a livello finanziario. In genere la piattaforma di equity crowdfunding immobiliare implica la presenza di una sezione che può spiegare agli investitori come funziona il processo e attraverso la quale gli investitori possono ricevere informazioni più specifiche o avere dei chiarimenti.

Ricorrendo al finanziamento, gli investitori poi diventano parte dell’impresa e acquisiscono un diritto di voto. Questo diritto di voto riguarda generalmente gli aspetti fondamentali dell’impresa, però i diritti possono variare di caso in caso, quindi occorre informarsi anche da questo punto di vista.

Quando il crowdfunding immobiliare diventa solidale

Il contesto sociale attuale è composto da moltissime sfaccettature.

Viviamo in una realtà urbana piuttosto complessa, all’interno della quale non tutti hanno la possibilità di avere assicurata un’abitazione. Proprio per questo motivo è davvero fondamentale poter gestire alcuni valori che si basano sulla solidarietà.

Ma come deve essere inteso questo concetto?

La solidarietà si esplica sempre più come compartecipazione e come un punto di riferimento che si basa sulla condivisione di aiuti a vantaggio di chi ha meno risorse. Per questo motivo anche nel settore immobiliare viene promosso l’equity crowdfunding solidale.

In questa maniera, attraverso questa pratica, anche chi ha difficoltà economiche può mantenere comunque l’opportunità di vedere una realtà stabile dal punto di vista abitativo. Alla base c’è il concetto di rigenerazione urbana, che può portare benefici a tutta la società.

Vantaggi

I vantaggi che si possono acquisire sono molti grazie a questa forma di partecipazione all’investimento.

Si ha un maggiore accesso alla conoscenza, che comporta un valore aggiunto all’idea di business. Infatti non si può parlare riguardo all’equity crowdfunding di vantaggi soltanto dal punto di vista economico.

Aprendosi ad un pubblico molto alto, attraverso la raccolta fondi, aumentano le probabilità di conoscere persone che riescano a mettere a disposizione anche la loro esperienza comprovata nell’ambito immobiliare che in questo caso diventa oggetto di investimento.

Si può incorrere nell’apertura di ulteriori finanziamenti, perché si attira l’attenzione anche di vari operatori del sistema finanziario. Questi sono sempre alla ricerca di investimenti che possono portare dei benefici. Quindi è possibile pure che si possano ottenere dei finanziamenti aggiuntivi a delle condizioni molto convenienti.

La piattaforma di equity crowdfunding diventa un vero e proprio sistema di marketing, anche per promuovere idee a livello immobiliare.

È come se si potesse fare una pubblicità preventiva, che può essere anche ritenuta oggetto di riflessione molto importante per comprendere fin dal primo momento se si ha di fronte un’idea che comporta una grande validità. Inoltre non bisogna trascurare i vantaggi fiscali che si possono ottenere.

Secondo il decreto legge numero 34 del 19 maggio 2020, che viene denominato comunemente Decreto Rilancio e che è stato convertito in legge numero 77 del 17 luglio 2020, si può accedere a degli incentivi fiscali che derivano dal riconoscimento di una detrazione fiscale del 50%. Nello specifico gli incentivi vengono riconosciuti fino ad un importo massimo di 100.000 euro per le startup innovative e di 300.000 euro per le PMI sempre di carattere innovativo.

Si ha anche la possibilità di una deduzione del 30% per le società.

Altri vantaggi di cui possiamo parlare sono sicuramente il fatto che l’equity crowdfunding consente di poter contare su una diversificazione del portafoglio e dà la possibilità di realizzare investimenti senza intermediari.

Anche in campo immobiliare, generalmente ritenuto un settore piuttosto complesso, si può fare conto delle opportunità fornite dall’equity crowdfunding, che, soprattutto nel suo diventare solidale, riesce ad avere anche importanti forme di utilità nei confronti di chi si trova in difficoltà economica per quanto riguarda la stabilità di un’abitazione.

A ricavarne benefici non sono soltanto i singoli, ma anche le startup innovative, che possono trovare così con più facilità i finanziamenti di cui hanno bisogno per dare inizio alla loro attività e per svilupparla nel migliore dei modi anche grazie agli investimenti.

Noi di Homes4all siamo un punto d riferimento

Se vuoi agire attraverso l’equity crowdfunding, puoi fare riferimento a Homes4all!

Siamo una startup innovativa che dà l’opportunità di investire nel settore immobiliare con il principale obiettivo di valorizzare il territorio. Con noi l’investimento immobiliare diventa solidale!

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Social Housing: Che Cos’è, Come Funziona, A Chi è Rivolto e Vantaggi!

Social Housing: Che Cos’è, Come Funziona, A Chi è Rivolto e Vantaggi!

Il social housing è un’ottima opportunità che si sta diffondendo sempre di più.

È il cosiddetto fenomeno dell’edilizia sociale che anche in Italia sta prendendo sempre più piede, anche per rispondere a bisogni economici e finanziari che spesso interessano le persone.

Poiché in tutta Europa si sta protraendo un periodo di crisi economica, si sta pensando a sviluppare un concetto di edilizia sociale che si basa sempre più sullo sviluppo e sulla sostenibilità, che sono dei temi fondamentali per il social housing.

Housing sociale cos’è

Il social housing cos’è?

Il social housing è un intervento immobiliare che può essere definito, come abbiamo già sottolineato, nell’ambito dell’edilizia sociale.
I progetti abitativi che rientrano all’interno di questa concezione intendono risolvere alcune problematiche per aiutare le persone che hanno un basso reddito.

Infatti il social housing con progetti particolari vuole approntare delle soluzioni per risolvere quello che è visto e sentito come un vero e proprio problema, ovvero l’emergenza abitativa.

Nell’ambito di questa pratica si strutturano gli accessi ad alloggi ad alta efficienza energetica, si progettano spazi condivisi sia interni che esterni, si pone come obiettivo fondamentale quello della ricerca e dell’innovazione sociale. Inoltre il social housing vuole creare delle condizioni perché possa esserci un’integrazione fruttuosa dei cittadini con il quartiere, anche attraverso la fruizione di spazi aperti condivisi.

Da questo punto di vista c’è una certa differenza con l’edilizia residenziale pubblica intesa in senso tradizionale, perché l’attenzione è sempre quella rivolta a creare una comunità ricca, venendo incontro ai bisogni della società stessa.

È molto importante la previsione di spazi e servizi comuni tra gli abitanti, per sviluppare una buona integrazione che possa portare la comunità stessa ad arricchirsi, fruendo di benefici sia individuali che di gruppo.

Con il social housing le difficoltà economiche che spesso una certa fascia della popolazione ha nel prendere in affitto una casa vengono portate al raggiungimento di una soluzione.

Normativa

Quali sono per il social housing normativa e regole da tenere come punto di riferimento?

Il documento a cui ci si riallaccia è il DL del 25 giugno 2008, in particolare all’articolo 11 di quello che è noto anche come piano casa. Questa legge prevede l’impiego di fondi immobiliari e l’individuazione di categorie sociali svantaggiate a cui può essere destinata questa promozione di alloggi sociali o appartamenti in social housing.

A livello normativo la definizione dell’housing sociale è quella data dal DM 22 aprile 2008, che fa riferimento esplicito all’alloggio sociale.

Tuttavia anche questo decreto si limita a fissare soltanto dei principi di carattere generale e il social housing, pur essendo una realtà immobiliare ormai consolidata, non è stato concepito in maniera matura dal punto di vista normativo.

Come funziona il social housing

Teoricamente la pratica viene affrontata come se si trattasse di un affitto, con delle peculiarità che comunque bisogna conoscere. Infatti tramite il social housing le case vengono affittate con un consueto contratto di locazione, di solito stabilito in 4 anni più 4.

Naturalmente bisogna sempre distinguere tutto ciò dall’edilizia popolare.

Mentre quest’ultima assegna le case a quei cittadini che risultano avere un reddito molto basso, il social housing prende in considerazione alcuni requisiti essenziali, che sono altri che vanno oltre il basso reddito.

Infatti il social housing considera anche gli aspetti della sostenibilità abitativa, dell’efficienza energetica e dell’inclusione sociale mediante spazi condivisi.

Requisiti fondamentali

Ci sono naturalmente anche dei requisiti da avere per poter accedere a questi tipi di affitti.

Essi si rintracciano in connessione con l’ISEE della persona o del nucleo familiare.

Di solito si considera un reddito superiore ai 15.000 euro all’anno, che comunque non sia così alto da permettere l’affitto di abitazioni a prezzo di mercato.

Infatti con il social housing si considera un prezzo di affitto calmierato, che dà opportunità anche a chi ha un reddito non molto elevato.

In genere, infatti, l’obiettivo di questo tipo di edilizia consiste nella possibilità di fornire alloggi che obbediscano a buoni standard di qualità, con un canone di affitto calmierato che non superi il 25-30% dello stipendio.

In questo modo ci si può permettere di pagare un affitto, pur non rinunciando ad una apprezzabile qualità della vita.

Non ci sono dei limiti reddituali fissi, ma in genere si prevedono delle fluttuazioni, con redditi che non superano i 30.000 euro all’anno.

A livello normativo viene prevista anche la possibilità nel social housing di acquistare degli immobili per darli in locazione secondo i criteri che abbiamo enumerato.

L’acquisto avviene come ogni consueta compravendita, anche se nel rogito devono essere indicate le regole che si rifanno a questo tipo di edilizia nel caso della locazione.

A chi si rivolge

Normalmente il social housing si rivolge a nuclei familiari del ceto medio.

Si tratta di famiglie che non possono permettersi di prendere in affitto una casa a prezzo di mercato, ma che comunque hanno un reddito troppo alto per accedere ai benefici concessi dalla tradizionale edilizia popolare.

Possono essere lavoratori non assunti a tempo indeterminato, studenti, immigrati, giovani coppie, anziani che vivono condizioni economiche svantaggiate o studenti fuori sede.

Vantaggi

Il social housing porta sicuramente dei vantaggi sia per le singole persone alle quali si rivolge sia per l’intera comunità. Lo si può vedere bene, considerando le condizioni di crisi economica che spesso caratterizzano la nostra società attuale.

Le singole persone possono usufruire di soluzioni abitative accessibili in rapporto al loro reddito. Si può trovare una soluzione alla disuguaglianza abitativa e inoltre viene sostenuta l’integrazione sociale.

Poiché il social housing si rivolge anche a considerare i principi della bioarchitettura e dell’efficienza energetica, dà anche la possibilità di contribuire al rispetto dell’ambiente, con consumi più bassi che favoriscono il risparmio energetico.

Rappresenta un’ottima opportunità per il settore immobiliare e per l’economia a livello generale.

Per investire a livello abitativo, considera anche le importanti opportunità date da Homes4all, una startup che si pone in modo innovativo nei confronti degli investitori privati, dando molte possibilità di investire nel settore immobiliare con l’obiettivo fondamentale da portare avanti che consiste nella valorizzazione del territorio.

Investire con Homes4all significa aiutare chi è in emergenza abitativa

Siamo una startup innovativa che opera nel settore dell’equity crowdfunding immobiliare.

Il nostro obiettivo è rivalutare il territorio aiutando i più deboli, chi non ha più una casa o sta per perderla.

Attraverso i fondi raccolti, Homes4all si propone di aiutare le famiglie che vivono una situazione di emergenza abitativa.

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