Social Housing: Che Cos’è, Come Funziona, A Chi è Rivolto e Vantaggi!
Il social housing è un’ottima opportunità che si sta diffondendo sempre di più.
È il cosiddetto fenomeno dell’edilizia sociale che anche in Italia sta prendendo sempre più piede, anche per rispondere a bisogni economici e finanziari che spesso interessano le persone.
Poiché in tutta Europa si sta protraendo un periodo di crisi economica, si sta pensando a sviluppare un concetto di edilizia sociale che si basa sempre più sullo sviluppo e sulla sostenibilità, che sono dei temi fondamentali per il social housing.
Housing sociale cos’è
Il social housing cos’è?
Il social housing è un intervento immobiliare che può essere definito, come abbiamo già sottolineato, nell’ambito dell’edilizia sociale.
I progetti abitativi che rientrano all’interno di questa concezione intendono risolvere alcune problematiche per aiutare le persone che hanno un basso reddito.
Infatti il social housing con progetti particolari vuole approntare delle soluzioni per risolvere quello che è visto e sentito come un vero e proprio problema, ovvero l’emergenza abitativa.
Nell’ambito di questa pratica si strutturano gli accessi ad alloggi ad alta efficienza energetica, si progettano spazi condivisi sia interni che esterni, si pone come obiettivo fondamentale quello della ricerca e dell’innovazione sociale. Inoltre il social housing vuole creare delle condizioni perché possa esserci un’integrazione fruttuosa dei cittadini con il quartiere, anche attraverso la fruizione di spazi aperti condivisi.
Da questo punto di vista c’è una certa differenza con l’edilizia residenziale pubblica intesa in senso tradizionale, perché l’attenzione è sempre quella rivolta a creare una comunità ricca, venendo incontro ai bisogni della società stessa.
È molto importante la previsione di spazi e servizi comuni tra gli abitanti, per sviluppare una buona integrazione che possa portare la comunità stessa ad arricchirsi, fruendo di benefici sia individuali che di gruppo.
Con il social housing le difficoltà economiche che spesso una certa fascia della popolazione ha nel prendere in affitto una casa vengono portate al raggiungimento di una soluzione.
Normativa
Quali sono per il social housing normativa e regole da tenere come punto di riferimento?
Il documento a cui ci si riallaccia è il DL del 25 giugno 2008, in particolare all’articolo 11 di quello che è noto anche come piano casa. Questa legge prevede l’impiego di fondi immobiliari e l’individuazione di categorie sociali svantaggiate a cui può essere destinata questa promozione di alloggi sociali o appartamenti in social housing.
A livello normativo la definizione dell’housing sociale è quella data dal DM 22 aprile 2008, che fa riferimento esplicito all’alloggio sociale.
Tuttavia anche questo decreto si limita a fissare soltanto dei principi di carattere generale e il social housing, pur essendo una realtà immobiliare ormai consolidata, non è stato concepito in maniera matura dal punto di vista normativo.
Come funziona il social housing
Teoricamente la pratica viene affrontata come se si trattasse di un affitto, con delle peculiarità che comunque bisogna conoscere. Infatti tramite il social housing le case vengono affittate con un consueto contratto di locazione, di solito stabilito in 4 anni più 4.
Naturalmente bisogna sempre distinguere tutto ciò dall’edilizia popolare.
Mentre quest’ultima assegna le case a quei cittadini che risultano avere un reddito molto basso, il social housing prende in considerazione alcuni requisiti essenziali, che sono altri che vanno oltre il basso reddito.
Infatti il social housing considera anche gli aspetti della sostenibilità abitativa, dell’efficienza energetica e dell’inclusione sociale mediante spazi condivisi.
Requisiti fondamentali
Ci sono naturalmente anche dei requisiti da avere per poter accedere a questi tipi di affitti.
Essi si rintracciano in connessione con l’ISEE della persona o del nucleo familiare.
Di solito si considera un reddito superiore ai 15.000 euro all’anno, che comunque non sia così alto da permettere l’affitto di abitazioni a prezzo di mercato.
Infatti con il social housing si considera un prezzo di affitto calmierato, che dà opportunità anche a chi ha un reddito non molto elevato.
In genere, infatti, l’obiettivo di questo tipo di edilizia consiste nella possibilità di fornire alloggi che obbediscano a buoni standard di qualità, con un canone di affitto calmierato che non superi il 25-30% dello stipendio.
In questo modo ci si può permettere di pagare un affitto, pur non rinunciando ad una apprezzabile qualità della vita.
Non ci sono dei limiti reddituali fissi, ma in genere si prevedono delle fluttuazioni, con redditi che non superano i 30.000 euro all’anno.
A livello normativo viene prevista anche la possibilità nel social housing di acquistare degli immobili per darli in locazione secondo i criteri che abbiamo enumerato.
L’acquisto avviene come ogni consueta compravendita, anche se nel rogito devono essere indicate le regole che si rifanno a questo tipo di edilizia nel caso della locazione.
A chi si rivolge
Normalmente il social housing si rivolge a nuclei familiari del ceto medio.
Si tratta di famiglie che non possono permettersi di prendere in affitto una casa a prezzo di mercato, ma che comunque hanno un reddito troppo alto per accedere ai benefici concessi dalla tradizionale edilizia popolare.
Possono essere lavoratori non assunti a tempo indeterminato, studenti, immigrati, giovani coppie, anziani che vivono condizioni economiche svantaggiate o studenti fuori sede.
Vantaggi
Il social housing porta sicuramente dei vantaggi sia per le singole persone alle quali si rivolge sia per l’intera comunità. Lo si può vedere bene, considerando le condizioni di crisi economica che spesso caratterizzano la nostra società attuale.
Le singole persone possono usufruire di soluzioni abitative accessibili in rapporto al loro reddito. Si può trovare una soluzione alla disuguaglianza abitativa e inoltre viene sostenuta l’integrazione sociale.
Poiché il social housing si rivolge anche a considerare i principi della bioarchitettura e dell’efficienza energetica, dà anche la possibilità di contribuire al rispetto dell’ambiente, con consumi più bassi che favoriscono il risparmio energetico.
Rappresenta un’ottima opportunità per il settore immobiliare e per l’economia a livello generale.
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