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Disagio Abitativo: Strategie di Intervento e Come Ridurlo!
Il disagio abitativo costituisce una questione che non può essere sottovalutata.
Esso è strettamente collegato all’emergenza abitativa che nel nostro Paese sta raggiungendo dei numeri molto elevati, i quali ci fanno pensare come sia importante considerare delle strategie da mettere in campo per risolvere questo problema.
Per questo abbiamo considerato vari metodi di intervento che ci possono aiutare a risolvere la questione.
Esserne consapevoli è fondamentale, iniziando dal concetto stesso di disagio abitativo.
Disagio abitativo che cos’è?
Si tratta di un fenomeno molto complesso, sul quale incidono diversi fattori.
Soprattutto è una condizione che crea un legame fra la situazione socio-economica dei singoli e delle famiglie e il loro status abitativo.
A differenza di quanto potrebbe sembrare, con il termine di disagio abitativo non si fa riferimento soltanto a delle situazioni di deficit dell’alloggio in termini di qualità.
Certamente ci sono alcuni fattori, come la mancanza di servizi o di spazi adeguati, che sono responsabili di una condizione di disagio.
Tuttavia questo è soltanto un aspetto, perché spesso le famiglie si rivolgono ad un tipo di offerta abitativa non adeguato per differenti tipi di implicazioni che vale la pena considerare.
Il disagio abitativo in Italia
Esaminiamo il disagio abitativo in Italia, una condizione che, come abbiamo già sottolineato, è multifattoriale.
I numeri fanno riflettere ampiamente su questa situazione che riguarda il problema abitativo in senso stretto.
Gli ultimi dati a disposizione tratti dall’Osservatorio sul bilancio del welfare delle famiglie italiane mettono a disposizione, in riferimento al 2020, che il 58% degli italiani ha incontrato delle difficoltà economiche, che hanno inciso proprio sulla possibilità di trovare un alloggio adeguato.
Una situazione che non va sottovalutata, visto che le difficoltà economiche, sempre secondo quanto riferisce l’Osservatorio sul bilancio del welfare in Italia, sono aumentate del 12% rispetto al 2019.
Nel 2020 quasi 6 famiglie su 10 si sono trovate in difficoltà nel pagare il canone di locazione di una casa presa in affitto o nel pagare le rate del mutuo a cui hanno fatto ricorso per acquistare un’abitazione.
L’impatto di questa situazione è molto elevato, specialmente nell’ambito del sistema abitativo pubblico.
In fin dei conti bisogna considerare anche che un’elevata pressione arriva anche da parte dei nuclei familiari che subiscono uno sfratto e che si collocano nelle lunghe liste di attesa dell’edilizia residenziale pubblica.
E poi sarebbe un paradosso il fatto che il numero degli appartamenti vuoti nelle grandi città tenda ad aumentare.
Cosa si nasconde dietro il disagio abitativo?
Vi è un legame molto forte fra la povertà umana e la povertà abitativa.
Spesso il disagio abitativo in Italia è la manifestazione delle condizioni economiche inadeguate a cui si arriva attraverso una progressiva insicurezza in termini di occupazione.
Ma c’è un aspetto anche molto importante che riguarda le relazioni e la trasformazione delle strutture familiari e sociali.
Tutto ciò estende come punto di riferimento l’area del bisogno, che è collegata al disagio e ai processi di impoverimento e di vulnerabilità sociale.
D’altronde non bisogna dimenticare come sia importante avere una casa nell’ambito di un percorso di vita dei nuclei familiari.
Spesso per fenomeni di vulnerabilità si determina un circolo vizioso, che porta all’esclusione, quindi al disagio e ad un problema di accesso alle abitazioni adeguate.
Quali sono le strategie di intervento
È molto importante considerare la natura multifattoriale del disagio abitativo, perché soltanto in questo modo si può pensare a delle strategie di intervento adeguate, che partano dal risolvere diversi fattori e non si concentrino soltanto su un aspetto del fenomeno.
Per esempio pensiamo allo stretto legame del disagio abitativo con la povertà.
Per avere una strategia di intervento adeguata bisognerebbe risolvere prima questo problema, garantendo una maggiore accessibilità alle occupazioni e facendo in modo di strutturare delle condizioni che possano assicurare una più importante stabilità lavorativa.
Soltanto in questo modo si può agire per dare alle famiglie quelle risorse economiche indispensabili per poter contare su alloggi qualitativamente adeguati.
Ma c’è un aspetto in più da considerare: quello relazionale e quello delle trasformazioni a livello sociale delle comunità.
Non c’è dubbio che attualmente le comunità cittadine stiano subendo delle radicali trasformazioni, perché sono differenti rispetto al passato i rapporti sociali che si instaurano all’interno di esse.
Una soluzione per ridurre il disagio abitativo sarebbe proprio quella di pensare ad una strategia di housing sociale: si tratta di mettere a disposizione delle risorse comuni a favore delle persone che si trovano a vivere una condizione di disagio abitativo.
Il contributo collettivo, in questo modo, si innalza ad un valore comune molto importante, che è quello di dare respiro a chi, anche per condizioni economiche, si trova a non avere un alloggio adeguato.
È chiaro che tutto questo dovrebbe essere accompagnato anche da politiche importanti che dovrebbero avere come fine ultimo quello di migliorare la stabilità lavorativa degli individui, perché tutto ciò abbia delle ricadute fondamentali sulla stabilità e sull’adeguatezza abitativa che certe volte vengono a mancare.
È molto importante giungere anche ad una sensibilizzazione in questo senso, affinché si raggiunga l’obiettivo della consapevolezza di come esista una responsabilità sociale nei confronti delle situazioni di disagio abitativo.
La sensibilizzazione dovrebbe essere attuata coinvolgendo le varie comunità, ma allo stesso tempo agendo sulle istituzioni che dovrebbero fare la loro parte.
Il contributo dei singoli può essere veramente significativo per riscoprire come una comunità possa farsi carico della risoluzione di determinate problematiche che interessano alcuni individui che ne fanno parte.
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Homes4All si adopera affinché vengano raccolti dei fondi che possano essere messi a disposizione di chi ha bisogno di risolvere una propria situazione di instabilità abitativa.
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