Alloggi Sociali : Cosa sono e come funzionano

Spesso si sente parlare di alloggi sociali, ma di che cosa si tratta esattamente?
In generale possiamo dire che le forme di compartecipazione sociale, anche e soprattutto quelle che vogliono risolvere il problema dell’emergenza abitativa, sono sempre più diffuse.
Si tratta a tutti gli effetti di forme di responsabilità civile che, una volta messe in atto, danno la possibilità di contribuire in maniera sostanziale e significativa ad aiutare quelle famiglie in difficoltà dal punto di vista delle risorse immobiliari.
Ma il problema è molto più ampio di quanto si possa pensare, perché ci sono dei risvolti lavorativi e sociali importanti, con benefici che ne possono derivare per tutta la comunità.
Cerchiamo di capire come funzionano gli alloggi sociali.

Cosa sono gli alloggi sociali

Partiamo in questo senso dalla definizione che ne dà il decreto del Ministero delle Infrastrutture dell’aprile del 2008.
Secondo questo documento, l’alloggio sociale è un’unità immobiliare che viene utilizzata ad uso residenziale in locazione permanente.
La caratteristica peculiare dell’alloggio sociale è quella di intervenire nella salvaguardia della coesione e di ridurre il disagio abitativo di famiglie svantaggiate, che, altrimenti, senza gli alloggi sociali, non potrebbero accedere alla locazione rivolgendosi agli alloggi che rientrano nel libero mercato.
Secondo la definizione del decreto del Ministero delle Infrastrutture che abbiamo citato, gli alloggi sociali devono essere adeguati, salubri, sicuri e recuperati o costruiti nel rispetto delle caratteristiche indicate dalle norme anche a livello tecnico e costruttivo.
Gli alloggi sociali devono obbedire a principi di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico, utilizzando, nei casi in cui è possibile, anche fonti energetiche alternative.

L’Housing Sociale come nuova possibilità

Facendo riferimento all’affitto sociale, non possiamo non tenere in considerazione quali sono le caratteristiche specifiche dell’housing sociale.
Si tratta di una modalità di intervento nell’ambito della quale gli aspetti immobiliari vengono progettati e realizzati in funzione dei contenuti sociali che vogliono esprimere.
Il principio fondamentale è quello di dare la possibilità alle famiglie di accedere ad una casa dignitosa, in un settore specifico in cui si fa molta attenzione alla qualità dell’abitare.
L’alloggio sociale può essere considerato a tutti gli effetti un servizio di interesse economico generale, che costituisce uno standard urbanistico di alta qualità, anche secondo le modalità che sono stabilite dalle normative regionali.
Quindi ribadiamo quei concetti che già abbiamo enumerato precedentemente come fondamentali per interventi volti alla risoluzione dell’emergenza abitative, dell’efficienza energetica, del supporto alla costruzione di una comunità di abitanti e della presenza di spazi condivisi, in modo da favorire la socializzazione e l’integrazione sociale.

Differenza tra alloggio sociale e casa popolare

Qual è la differenza tra alloggio sociale e casa popolare?
Cerchiamo di spiegare anche questi concetti, in modo da essere più consapevoli sul valore degli alloggi sociali.
Il social housing non va confuso con i progetti di edilizia popolare, perché comunque rappresenta una situazione differente.
L’edilizia popolare porta alla costruzione di quelle che comunemente vengono chiamate case popolari.
Inoltre non necessariamente queste ultime tengono conto dei concetti di sostenibilità.
Bisogna anche considerare che ci sono delle differenze anche per quanto riguarda i requisiti di accesso, visto che le case popolari, a differenza di quanto avviene con gli alloggi sociali (avremo modo di parlarne nell’esaminare i requisiti fondamentali per accedervi), sono rivolte a quelle fasce di popolazione che hanno un reddito quasi nullo.

Come funzionano gli alloggi sociali

Vediamo nello specifico come funziona l’housing sociale.
In parte abbiamo già delineato un quadro delle caratteristiche generali, definendo quali sono alcuni importanti aspetti, quali per esempio l’attenzione alla sostenibilità, all’efficienza energetica, all’uso delle fonti energetiche alternative.
E poi lo abbiamo fatto, quando abbiamo parlato di condivisione degli spazi volti all’integrazione.
Gli appartamenti destinati come alloggi sociali vengono affittati a quelle persone che si trovano in particolare svantaggio con delle agevolazioni, manifestando comunque una certa attenzione alla progettazione di edifici che devono corrispondere ai principi fondamentali della bioarchitettura e facendo attenzione alle forme di collettività, che devono essere favorite, oltre che con gli spazi condivisi, anche con delle aree verdi, che possono dare valore in termini di riqualificazione anche al quartiere in cui questi alloggi sono collocati.

 

Requisiti

Ma riprendiamo il discorso che abbiamo già fatto prima, stabilendo la differenza fra case popolari e alloggi sociali.
Per poter accedere a queste forme di affitto ci sono comunque dei requisiti importanti da possedere a livello economico per quanto riguarda il reddito.
Abbiamo già sottolineato che anche in questo senso gli alloggi sociali si differenziano dalle case popolari.
Queste ultime, infatti, come abbiamo detto, vengono destinate a famiglie che hanno un reddito quasi nullo.
Invece la formula degli alloggi sociali si riferisce a nuclei familiari che hanno un ISEE superiore ai 15.000 euro all’anno, ma che comunque non appare troppo elevato per rivolgersi alle altre soluzioni previste dal “tradizionale” mercato immobiliare.
Sarebbe impossibile definire una soglia massima di reddito, proprio per l’estrema variabilità delle condizioni del mercato.
In generale possiamo dire che in media la soglia massima di reddito per gli alloggi sociali si colloca tra i 25.000 e i 30.000 euro all’anno.
Gli alloggi sociali possono essere destinati, oltre che alla locazione, anche all’acquisto.
Di solito il periodo di locazione tende ad essere molto lungo, visto che i contratti di affitto standard che si fanno sono quelli 4+4.
È possibile usufruire anche della formula di affitto con riscatto.
Ma veniamo più dettagliatamente ai costi, infatti può sorgere la domanda relativa a quanto costi affittare un alloggio sociale.
Facciamo un esempio molto indicativo in questo senso, per renderci conto concretamente di che cosa stiamo parlando.
Per esempio per affittare un bilocale da 70 metri quadrati, che sia costruito ex novo e realizzato secondo i principi dell’efficienza energetica e della bioarchitettura, il costo del canone di locazione può essere dai 250 euro ai 500 euro al mese, variabili in base all’ubicazione dell’appartamento.
Abbiamo parlato in generale del concetto importante di compartecipazione sociale, che vale anche per questo tipo di alloggi.
Da questo punto di vista chi vuole sperimentare questo senso di responsabilità civile dando il proprio contributo può rivolgersi a start up innovative come Homes4All.
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I fondi che vengono raccolti online sono messi a disposizione di quei nuclei familiari che si trovano in una situazione di emergenza abitativa.
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