Renovation wave: che cos’è! Ristrutturazione e sostenibilità!
La renovation wave si situa nell’ambito della strategia presentata dalla Commissione Europea, che serve a migliorare il rendimento energetico degli edifici.
Da sempre il rapporto tra risparmio energetico ed emissioni ha interessato il settore dell’edilizia, perché gli esperti hanno fin dal principio ritenuto che ci siano delle importanti potenzialità in questo campo.
Sarebbe veramente fondamentale prenderne consapevolezza, per contribuire al fatto che l’Unione Europea possa raggiungere entro il 2050 l’obiettivo di un’Europa a basso impatto ambientale dal punto di vista climatico.
Che cos’è
La renovation wave è intesa come una strategia che si propone il fine di provvedere a delle ristrutturazioni e a degli interventi nel settore edile per promuovere l’efficienza energetica degli edifici.
Il principale obiettivo è quello di arrivare al risparmio energetico attraverso la realizzazione di immobili a basso impatto ambientale.
Tutto questo favorirebbe la riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, evitando tutte quelle conseguenze negative dell’inquinamento che portano per esempio al riscaldamento globale e ai mutamenti climatici.
L’Unione Europea si è interessata proprio della renovation wave strategy, proponendo delle linee guida molto attente.
Queste linee guida riguardano anche il settore edile, che è responsabile di molte emissioni all’interno dell’Unione Europea.
Tra l’altro non dobbiamo dimenticare che gran parte del patrimonio edilizio europeo oggi non rispetta gli standard di efficienza dal punto di vista energetico.
Questo significa che ci si deve concentrare sugli interventi di ristrutturazione, per raggiungere significativi obiettivi energetici e climatici.
Ridurre la povertà energetica: i vantaggi
Le cose stanno cambiando, perché anche in Europa si stanno cominciando a contare degli esempi virtuosi, che possono trovare le loro fondamenta sulle potenzialità fornite proprio a livello europeo dalla renovation wave, una strategia che, come abbiamo detto, è finalizzata a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.
Questi interventi sono importanti anche perché forniscono gli strumenti adeguati per ridurre la povertà energetica, un altro problema da non sottovalutare.
Oggi si stima infatti che quasi 34 milioni di cittadini europei non hanno la possibilità di riscaldare le loro abitazioni in maniera adeguata.
Ridurre il disagio abitativo, anche attraverso le pratiche del social housing, significa aiutare i nuclei familiari svantaggiati a disporre di una stabilità abitativa soddisfacendo quegli standard adeguati che possano lottare contro la povertà energetica.
I vantaggi sono molti da questo punto di vista e l’Italia, anche con il decreto legge 112/08, in particolare con l’articolo 11 (il cosiddetto Piano Casa), si sta impegnando attraverso l’offerta di alloggi di edilizia residenziale che devono essere realizzati rispettando i criteri di efficienza energetica al fine di ridurre le emissioni inquinanti.
In Europa si stanno attuando diversi interventi di ristrutturazione edilizia, anche se spesso non si guarda, nell’ambito di questi interventi, al rendimento energetico degli edifici.
Per questo la Commissione Europea intende raddoppiare il tasso annuale di ristrutturazioni legate al tema dell’energia.
La renovation wave dà la possibilità di gestire gli ostacoli che a volte si incontrano nel raggiungere questi vantaggi legati all’efficienza energetica e climatica, disponendo delle regole semplificate per accedere ai finanziamenti.
Inoltre si propone di dare una spinta ai certificati di prestazione energetica e di favorire uno sviluppo del mercato che si occupa di servizi per l’edilizia sostenibile.
I finanziamenti soprattutto dovrebbero dare la priorità nello spingere le ristrutturazioni che affrontano la povertà energetica.
Infatti la Commissione Europea ha proclamato l’intenzione di aiutare i 34 milioni di europei che incontrano difficoltà nel pagare le bollette del riscaldamento.
Oltre a questo, da parte dell’Unione Europea, ci sarebbe la possibilità di intervenire negli edifici non solo residenziali, ma anche in quelli pubblici, come per esempio le scuole, gli ospedali e i locali amministrativi, soprattutto nell’evitare i sistemi di riscaldamento inquinanti.
Ma i vantaggi non sono soltanto per quanto riguarda l’ecosostenibilità.
Infatti si raggiungerebbero delle grandi utilità anche nel dare impulso al settore delle costruzioni e nel rafforzare tutto il comparto industriale dell’Europa, messo in crisi soprattutto in seguito alla pandemia.
Si prevede anche che questi interventi di ristrutturazione aumenterebbero considerevolmente i posti di lavoro a livello europeo.
La ristrutturazione che diventa un’opportunità sostenibile
L’obiettivo principale della renovation wave resta quello di puntare sull’efficienza energetica.
Infatti le strategie di ristrutturazione attuabili per l’Europa si possono trasformare in un’opportunità per favorire la sostenibilità e per sensibilizzare verso l’affermazione di un pensiero ecofriendly.
È proprio questa maggiore sensibilizzazione nei confronti delle opportunità a favore dell’ambiente che potrebbe dare un impulso a considerare l’importanza della prestazione energetica degli edifici e che potrebbe favorire tutti quegli interventi incentrati sull’edilizia ecosostenibile.
È molto importante riuscire a veicolare questi messaggi, perché essi si situano in un’ottica molto ampia, che intende finalizzare anche i principi del social housing.
Serve infatti anche la formazione di vere e proprie community, attraverso delle basi precise per garantire la socializzazione, valorizzando i territori, i quartieri e le città.
È all’interno di questa ritrovata socialità, tramite numerosi progetti di social housing, che si ha la possibilità di intervenire in maniera più incisiva per affermare delle comunità responsabili, attente anche a rispettare i principi dell’ecosostenibilità.
Si può innescare così un circolo virtuoso che può portare significativi miglioramenti con risultati destinati a durare anche per decenni, nel futuro che ci attende.
Si tratta quindi di promuovere la valorizzazione del territorio, attraverso progetti che coinvolgono l’intera comunità, intervenendo nella ristrutturazione di edifici fatiscenti e che non soddisfano gli standard fondamentali in termini di efficienza energetica.
Valorizzare il territorio da questo punto di vista è davvero molto importante, perché si possono avere a disposizione tanti strumenti che la stessa Unione Europea ritiene essenziali, tanto da aver disposto una vera strategia con finalità ben precise.
Non è opportuno guardare alle ristrutturazioni da una prospettiva troppo ristretta, come ci dimostrano anche le affermazioni della Commissione Europea, che insiste molto su questi fattori.
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